Cristiani di fronte alle nuove schiavitù

Nell’ambito della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche si è svolta una tavola rotonda sul tema: “CRISTIANI DI FRONTE ALLE NUOVE SCHIAVITÚ”.
Ad organizzarla le Chiese cristiane: Cattolica di Ancona-Osimo; Avventista del Settimo Giorno Evangelica Metodista; Ortodossa Romena, Ortodossa di Costantinopoli e il Segretariato Attività Ecumeniche SAE.
Si sono confrontati: Suor Charo Bolanos della Comunità delle Suore Oblate del SS. Redentore di san Benedetto del Tronto che ha parlato di: “DONNE SCHIAVE SESSUALI DELLA TRATTA”; il Pastore Franco Evangelisti Pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno che ha trattato il tema: “LUDOPATIE E GIOCO D’AZZARDO” ed infine Padre Ionel Barbarasa della Chiesa Ortodossa Romena che ha approfondito l’argomento: “ALCOLISMO E TOSSICODIPENDENZE”
Hanno portato il saluto il Magnifico Rettore dell’Università, prof. Sauro Longhi e l’Arcivescovo della diocesi Ancona-Osimo Mons. Angelo Spina.
Il professor Longhi ha affermato che l’Università, come luogo di formazione e di incontro di culture diverse ospita con particolare interesse iniziative come questa che approfondiscono aspetti vecchi e nuovi della società.
L’Arcivescovo Spina, ha ringraziato il Rettore per l’ospitalità ed i relatori, ha salutato i presenti definendo interessante questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani “che ci ha visto impegnati ad approfondire la Parola di Dio”.
“Il Vangelo ci ha detto – ha esordito Mons. Spina – voi siete la luce del mondo e sale della terra e cioè la fede che illumina la profondità del credere e il sale che da sapore e cioè le opere. Non ci può essere una fede senza le opere o le opere senza la fede. Cosa vive oggi la nostra società? – ha continuato il nostro Arcivescovo. – Vive una stagione di schiavitù spirituale, morale e sociale. A livello spirituale sappiamo che la crisi sta dentro di noi, non ci possiamo incamminare da soli e rimanere chiusi in quello che noi chiamiamo peccato: spezzare il legame con Dio, con gli altri e con noi stessi. E poi gli aspetti morali. Oggi noi tutti, come cittadini vorremmo una maggiore moralità, perché c’è tanta corruzione così presente e così, sfacciatamente proposta. Poi c’è la liberazione di tante situazioni sociali. Un tempo quando parlavamo di dipendenze intendevamo il fumo, l’alcool e la droga, oggi ci sono tante dipendenze che verranno trattate nei vari interventi”.
Puntuali e ben articolate tutte e tre le relazioni fatte da persone competenti che vivono quotidianamente a contatto di persone coinvolte, in diversa maniera, nella schiavitù della prostituzione, del gioco d’azzardo, delle ludopatie, della tossicodipendenza e dell’alcoolismo.