A scuola di filosofia

“A scuola di filosofia con Giancarlo Galeazzi” è una rassegna filosofica che si tiene annualmente in parallelo agli “Incontri con i filosofi”; mentre questi si svolgono di sera al Teatro Sperimentale di Ancona, la scuola si tiene di pomeriggio alla Facoltà economica di Ancona, ed è nata proprio per offrire una ulteriore occasione di riflessione pubblica, in particolare a quanti non possono partecipare alle conversazioni dello Sperimentale. Così si cominciò alla Sala Audiovisivi, si passò poi all’aula del Rettorato e si approdò infine alla facoltà di Economia: diverse le sedi, ma costante l’impostazione, quella di affrontare filosoficamente alcune questioni disputate oggi, interagendo pure con le conferenze dei pensatori italiani invitati allo Sperimentale. Dunque due cicli di “filosofia per tutti” nell’ambito della stessa rassegna “Le parole della filosofia” che quest’anno è giunta alla ventitreesima edizione e ha messo a tema un argomento cruciale: “il senso della vita”.  Mentre allo Sperimentale i quattro filosofi invitati –Vito Mancuso, Ivano Dionigi, Sergio Givone e Francesca Brezzi- indicano quattro percorsi di senso (rispettivamente: il pensiero, il dialogo, la religione e il dono), a Economia il prof. Galeazzi presenta tre approcci: la “investigazione”, la “interrogazione” e la “invocazione”, per evidenziare che ciascuna di questa modalità può portare ad affermare o negare il senso della vita. Infatti, l’investigazione scientifica può esaurirsi nella sperimentazione che si limita ai significati ovvero può incentrarsi su questi ma aprendosi anche al senso; l’interrogazione filosofica può configurarsi come confutazione metafisica di senso o come argomentazione antimetafisica di nonsenso; l’invocazione religiosa può dare luogo ad accettazione fatalistica priva di senso ovvero ad assunzione escatologica di un senso trascendente. Con questa ambivalenza, la domanda di senso appare sempre una ricerca inesausta e inesauribile, che -vista in se stessa (cioè nel metodo) o in vista di un fine (cioè nel merito)- è considerata dal relatore un modo concreto di dire e custodire il senso della vita ovvero di dare e donare il senso alla vita.
Pur nella diversità dei tre approcci presi in considerazione, risulta che la scienza mira al sapere attraverso discipline sempre più specializzate e finalizzate ai “significati” autosufficienti o che non escludono il “senso”; la filosofia si traduce nell’analitica negatrice di senso o nell’ermeneutica come scoperta ovvero attribuzione di senso attraverso l’esercizio della “sapienza” teoretica e della “saggezza” etica; la religione è riconducibile al rapporto con la divinità attraverso una vita all’insegna di una “spiritualità” intramondana o animata dalla promessa di una “salvezza” extramondana. In ogni caso, appare chiaro che l’interrogativo “ha un senso la vita?” dà da pensare e che i tre approcci aiutano a coglierne la complessità, in particolare si evidenzia che la domanda è “ineludibile” e “inestinguibile”, dal momento che l’interrogativo, quand’anche dissolto, viene reiterato incessantemente, e, quand’anche risolto, si ripropone non acquietandosi definitivamente in nessuna risposta. Pertanto, le differenti posizioni assunte nei confronti del problema presentano, a ben vedere, un denominatore comune: la “ricerca”, che si specifica diversamente nei tre ambiti, ma può essere identificata -sia per lo scienziato, sia per il filosofo, sia per il credente- con il senso di una vita bene vissuta, perché spesa a ricercare i “fondamentali” dell’esistenza. La caratterizzazione immanente o trascendente di tale ricerca veicola in ultima analisi, secondo il relatore, una qualche forma di sensatezza, per cui la vita è pur sempre vocazione e responsabilità, è missione e destino.
Questa l’impostazione che Galeazzi svilupperà nella sua riflessione, a partire da venerdì 15 marzo alle ore 17,30, quando terrà la prima lezione nell’aula A/2 della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” in piazzale Martelli (ex Caserma Villarey); i successivi appuntamenti sono in programma per venerdì 12 aprile e per venerdì 24 maggio. Questa “Scuola di filosofia” è organizzata dall’Associazione “Ventottozerosei” e dall’Agenzia “Lirici greci” di Ancona, patrocinata dalla Società Filosofica Italiana di Ancona e dall’Università Politecnica delle Marche e promossa dal Comune di Ancona, attraverso l’assessorato alla cultura, che da ventitré anni sostiene l’iniziativa per il suo valore culturale e sociale, filosofico e educativo. Info: 0712225025.