Conferiti ad otto seminaristi i Ministeri del lettorato e dell’accolitato

Otto seminaristi, di diverse diocesi delle Marche, hanno ricevuto i Ministeri del lettorato e dell’accolitato, durante la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, lunedì 21 ottobre nel seminario regionale delle Marche. I quattro seminaristi che hanno ricevuto il ministero del lettorato sono: Giuseppe Luigi Rella che presta servizio nella parrocchia Santa Maria delle Grazie di Ancona, Giulio Amici (parrocchia di Moie), Luca Censori (parrocchia di Colli del Tronto); Lorenzo Gentili (parrocchia Divino Amore di Jesi). Hanno invece ricevuto il ministero dell’accolitato: Giuseppe Schibeci (parrocchia Sacra Famiglia di Osimo), Lorenzo Rossini (parrocchia san Giuseppe a Falconara), Paolo Tomassetti (parrocchia di Cupramontana), Josimar Silva Santos (parrocchia di Ancarano).

«Cari amici – ha detto l’arcivescovo – voi che vi preparate a ricevere i ministeri del lettorato e dell’accolitato siete qui perché battezzati, perché credenti, perché vi fidate di Dio, avendo ricevuto la vocazione alla santità. Nella vocazione battesimale il Signore inserisce, poi, le sue chiamate. Vi sentite chiamati al sacerdozio e, mentre siete in cammino ecco la chiamata al ministero, al servizio del lettorato e dell’accolitato. Papa Francesco ultimamente ci ha consegnato la Lettera Apostolica per l’istituzione della Domenica della Parola di Dio, in cui ci fa capire ancora meglio che l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo, come aveva scritto san Girolamo, e che la Parola di Dio è nel cuore della Chiesa. Non è patrimonio di alcuni, essa appartiene a tutto il popolo di Dio, per questo va proclamata, ascoltata, meditata, pregata, testimoniata e glorificata».

«Voi diventando lettori – ha continuato l’arcivescovo – cioè annunziatori della Parola di Dio, siete chiamati a collaborare a questo impegno primario nella Chiesa e perciò sarete investiti di un particolare ufficio, che vi mette a servizio della fede, la quale ha la sua radice e il suo fondamento nella Parola di Dio. Proclamerete la parola di Dio nell’assemblea liturgica, educherete alla fede i fanciulli e gli adulti e li guiderete a ricevere degnamente i sacramenti, porterete l’annunzio del Vangelo di salvezza agli uomini che ancora non lo conoscono. Attraverso questa via e con la vostra collaborazione molti potranno giungere alla conoscenza del Padre e del suo Figlio Gesù Cristo, che egli ha mandato, e così otterranno la vita eterna. È quindi necessario che, mentre annunziate agli altri la parola di Dio, sappiate accoglierla in voi stessi con piena docilità allo Spirito Santo, meditatela ogni giorno per acquistarne una conoscenza sempre più viva e penetrante, ma soprattutto rendete testimonianza con la vostra vita al nostro salvatore Gesù Cristo».

«Voi che riceverete il ministero dell’accolitato – ha sottolineato l’arcivescovo – parteciperete in modo particolare al ministero della Chiesa. Essa infatti ha il vertice e la fonte della sua vita nell’Eucaristia, mediante la quale si edifica e cresce come popolo di Dio. A voi è affidato il compito di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento delle loro funzioni, e come ministri straordinari potrete distribuire l’Eucaristia a tutti i fedeli, anche infermi. Questo ministero vi impegni a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signore e a conformarvi sempre più il vostro essere e il vostro operare. Cercate di comprenderne il profondo significato per offrirvi ogni giorno in Cristo come sacrificio spirituale gradito a Dio. Non dimenticate che, per il fatto di partecipare con i vostri fratelli all’unico pane, formate con essi un unico corpo. Amate di amore sincero il corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi. Attuerete così il comandamento nuovo che Gesù diede agli apostoli nell’ultima cena: amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi». Dopo la messa, nei locali del Seminario Regionale c’è stato un momento di festa con i familiari e gli amici che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica