Celebrata la festa di San Ciriaco, patrono dell’Arcidiocesi e della città di Ancona (VIDEO)

«Guardando San Ciriaco siamo invitati ad essere uomini e donne di speranza». È l’invito dell’Arcivescovo di Ancona-Osimo Angelo Spina che, in occasione della Solennità di san Ciriaco, Patrono dell’Arcidiocesi e della città di Ancona, questa mattina (4 maggio) ha presieduto la Santa Messa nella cattedrale di san Ciriaco. Rispettando le restrizioni imposte dalle Autorità a causa del Covid-19, la festa del Patrono oggi è stata celebrata con alcuni momenti che l’hanno sempre caratterizzata ed è stata trasmessa in diretta su èTV Marche – Canale 12 (realizzazione tecnica a cura di Nonsolovideo Srl). Alle ore 10 la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, accompagnata dall’Arcivescovo, ha offerto l’omaggio floreale a San Ciriaco, dopodiché Mons. Angelo Spina ha presieduto la Santa Messa, concelebrata da don Carlo Carbonetti, vicario generale, e da don Giuliano Nava, rettore del duomo. Oltre alla Sindaca, hanno partecipato alla Messa Pierpaolo Sediari, vicesindaco di Ancona, e Marcello Bedeschi, segretario generale dell’Anci Marche.

«San Ciriaco è santo – ha spiegato l’Arcivescovo – perché nella sua vita si è lasciato abitare da Dio e quella luce che lo ha attraversato, la storia non la può cancellare. I santi attraversano la storia e la superano perché sono del cielo. Se riflettiamo sulla sua vita possiamo cogliere tre momenti fondamentali: il suo essere ebreo, non cristiano, la sua conversione e il suo battesimo dopo il ritrovamento della croce, il suo essere vescovo e pastore chiamato al supplizio del martirio. San Ciriaco oggi invita tutti noi a guardare la croce a cui fu appeso il Cristo redentore del mondo. La Croce di Gesù è la felicità dell’uomo, la risposta di amore a tutti i perché, il superamento di tutte le tensioni, la vittoria di Dio sul male del mondo, sul peccato, sulla morte. Il nostro sguardo s’innalzi al Crocifisso.

Ai piedi del Crocifisso facciamo esperienza di che cosa significa la grazia che trasforma, l’essere amati senza merito, pur essendo peccatori. In mezzo alla tempesta che stiamo attraversando a causa del coronavirus la croce risveglia la nostra fede, la nostra speranza. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore».

San Ciriaco è un martire della fede, radicato nelle parole di Gesù: “Non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo ma non hanno potere di uccidere l’anima”. Oggi raccolti davanti alle sacre spoglie del Santo Patrono riceviamo ancora una volta la consegna della croce che abbraccia cielo e terra, nord e sud, est ed ovest, tutti. È segno di amore, è segno di pace. È profezia, e in tempi di paura come quello che stiamo vivendo a causa del Covid-19, abbiamo bisogno di profezia che ci porta avanti nella speranza. Essa è la nostra unica speranza. Essa ci viene consegnata nelle mani perché porti linfa nuova per costruire anche oggi quella civiltà dell’amore che San Ciriaco ha testimoniato. San Ciriaco ci invita ad avere speranza.

Il tempo che verrà non deve portarci a volgerci al sepolcro, al cimitero, alla morte, come fece il mattino di Pasqua Maria Maddalena, ma a volgerci verso il Risorto che chiama per nome e invita a dare a tutti la buona notizia che la vita ha vinto la morte. La risurrezione porta i nostri sguardi in avanti e ci invita ad essere prossimi, in poche parole a “prenderci cura” delle persone nella loro singolarità, nella loro umanità». Al termine della celebrazione, la sindaca ha salutato la città e le persone che hanno seguito la diretta e, sul sagrato della cattedrale, l’Arcivescovo ha elevato una preghiera a San Ciriaco e ha impartito la benedizione con il reliquiario, contenente un frammento della croce di Cristo e la reliquia di san Ciriaco.

Nel pomeriggio l’Arcivescovo ha partecipato, insieme alla Sindaca al teatro delle Muse, alla Cerimonia di consegna dei Ciriachini 2020, le Civiche Benemerenze che quest’anno sono state assegnate a tutta la comunità cittadina per il senso di responsabilità mostrato in questo periodo segnato dal corononavirus, in particolare da tutti coloro che sono stati in prima linea per fronteggiare l’emergenza.

Pubblichiamo di seguito l’omelia integrale dell’Arcivescovo e il video della Messa.

Omelia festa di San Ciriaco – Cattedrale di Ancona – 4 maggio 2020

 

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