Sussidio per la preghiera personale o familiare nella VI domenica di Pasqua

Uno dei genitori o dei familiari fa da guida (G) e altri da lettori (L). Si può preparare una icona o un quadro con il volto di Gesù.

G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.

G. Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
T. Sia benedetto Dio, nostro Padre!

G. Nella sua grande misericordia, apre in noi sentieri di fiducia.
T. Sia benedetto Dio, nostro Padre!

G. Stretti a Lui, nostra via e vita, anche noi diventiamo pietre preziose per edificare dimore aperte e ospitali.
T. Sia benedetto Dio, nostro Padre!

G.Nella fedeltà del suo amore, rimane sempre con noi e ci difende nei pericoli.
T. Sia benedetto Dio, nostro Padre!

L. ‘Non vi lascerò orfani’. I discepoli stanno sperimentando la gioia e la forza che procura la vicinanza di Gesù. La paura di rimanere orfani del suo sostegno, li disorienta. Pro- prio in quell’ora, Gesù promette loro che riceveranno in dono «un altro Paraclito». Per poter essere presente non solo ‘con’ loro, ma ‘in’ loro, supplica ardentemente il Padre di mandare Colui che li difenderà nei pericoli e riempirà il vuoto della loro solitudine: «lo Spirito della verità». Questa promessa non si è esaurita: Gesù, dal cielo, prega anche oggi il Padre, perché il dono dello Spirito scenda su di noi e riaccenda il calore della consolazione nel muto segreto dei nostri disorientamenti.

 

ASCOLTO DEL VANGELO DELLA DOMENICA
Si può sostituire la lettura del Vangelo con l’ascolto e la visione del Video che si trova a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=9IYQTbH5VP8

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-21)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

COMMENTO AL VANGELO
Per aiutarti nella riflessione e della preghiera puoi farti aiutare dal testo che segue:

Un Vangelo da mistici, di fronte al quale si può solo balbettare, o tacere portando la mano alla bocca. La mistica però non è esperienza di pochi privilegiati, è per tutti, «il cristiano del futuro o sarà un mistico o non sarà» (Karl Rahner).
Il brano si snoda su sette versetti nei quali per sette volte Gesù ripropone il suo messaggio: in principio a tutto, fine di tutto, un legame d’amore. E sono parole che grondano unione, vicinanza, intimità, a tu per tu, corpo a corpo con Dio, in una divina monotonia: il Padre vi darà lo Spirito che rimanga con voi, per sempre; che sia presso di voi, che sarà in voi; io stesso verrò da voi; voi sarete in me, io in voi; mai orfani.
Essere in, rimanere in: ognuno è tralcio che rimane nella vite, stessa pianta, stessa linfa, stessa vita. Ognuno goccia della sorgente, fiamma del roveto, respiro nel suo vento. Se mi amate. Un punto di partenza così libero, così umile. Non dice: dovete amarmi, è vostro preciso dovere; oppure: guai a voi se non mi amate. Nessuna ricatto, nessuna costrizione, puoi aderire o puoi rifiutarti, in totale libertà. Se mi amate, osserverete… Amarlo è pericoloso, però, ti cambia la vita. «Impossibile amarti impunemente» (Turoldo), senza pagarne il prezzo in moneta di vita nuova: se mi amate, sarete trasformati in un’altra persona, diventerete prolungamento delle mie azioni, riflesso del mio sguardo.
Se mi amate, osserverete i comandamenti miei, non per obbligo, ma per forza interna; avrete l’energia per agire come me, per acquisire un sapore di cielo e di storia buona, di nemici perdonati, di tavole imbandite, e poi di piccoli abbracciati. Non per dovere, ma come espansione verso l’esterno di una energia che già preme dentro – ed è l’amore di Dio – come la linfa della vite a primavera, quando preme sulla corteccia secca dei tralci e li apre e ne esce in forma di gemme, di foglie, di grappoli, di fiori. Il cristiano è così: un amato che diventa amante.
Nell’amore l’uomo assume un volto divino, Dio assume un volto umano. I comandamenti di cui parla Gesù non sono quelli di Mosè ma i suoi, vissuti da lui. Sono la concretezza, la cronaca dell’amore, i gesti che riassumono la sua vita, che vedendoli non ti puoi sbagliare: è davvero Lui. Lui che si perde dietro alla pecora perduta, dietro a pubblicani e prostitute e vedove povere, che fa dei bambini i conquistatori del suo regno, che ama per primo e fino a perdere il cuore. Non vi lascerò orfani. Io vivo e voi vivrete.
Noi viviamo di vita ricevuta e poi di vita trasmessa. La nostra vita biologica va continuamente alimentata; ma la nostra vita spirituale vive quando alimenta la vita di qualcuno. Io vivo di vita donata.

 

PREGHIERA COMUNE
G. Dio nostro Padre non ci lascia orfani: preghiamolo con la fiducia dei figli, perché mandi a noi il Paraclito.

L. Manda il tuo Spirito, Signore, sulla tua chiesa, che ora ti celebra nelle proprie case:
T. sia vicina a chi soffre, coraggiosa nel proclamare la gioia del Vangelo.

L. Manda il tuo Spirito, Signore; apra i nostri occhi e i nostri cuori:
T. imprima indelebilmente in noi parole di benedizione e di speranza.

L. Manda il tuo Spirito, Signore, su tutti noi:
T. ci doni ancora lo stupore per il pane spezzato, memoria di un amore destinato a tutti.

L. Manda il tuo Spirito, Signore; dissipi i focolai di violenza e accenda la pace sulla terra:
T. scompaia la durezza dal nostro cuore e si manifesti in noi la dolcezza del tuo volto.

G. È il tuo Spirito, Signore, che oggi e sempre ci invita a chiamarti Padre:
T. Padre nostro…

G. Non ci hai lasciato orfani, Signore:
lo Spirito, che dimora nei nostri cuori, sia artefice di comunione
tra gli uomini e le donne,
ora e per tutto il migrare dei secoli.
T. Amen.

 

CONCLUSIONE
G. Il Signore Gesù, che ci dona lo Spirito Consolatore, rimanga sempre in mezzo a noi.
T. Amen.

PREGHIERA IN ATTESA DELL’EUCARISTIA
Preghiera per la comunione spirituale, da recitare al momento della comunione mentre si segue la Messa in TV.

Ai tuoi piedi, o mio Gesù,
mi prostro e ti offro il pentimento del mio cuore contrito
che si abissa nel suo nulla e nella Tua santa presenza.
Ti adoro nel Sacramento del Tuo amore,
desidero riceverti nella povera dimora
che ti offre il mio cuore.
In attesa della felicità della comunione sacramentale,
voglio possederti in spirito.
Vieni a me, o mio Gesù, che io venga da Te.
Possa il Tuo amore infiammare tutto il mio essere,
per la vita e per la morte.
Credo in Te, spero in Te, Ti amo.
Così sia.

 

Pubblichiamo il Sussidio per la preghiera personale o familiare nella VI domenica di Pasqua: