Incontro di formazione con i fidanzati a Camerano

«Che cos’è l’amore? È il passaggio da “Ti voglio bene” a “Voglio il tuo bene”». Con queste parole, mercoledì 16 febbraio, Mons. Angelo Spina ha spiegato ai fidanzati di Camerano la differenza tra innamoramento e amore. Nella parrocchia Immacolata Concezione, l’Arcivescovo ha incontrato le coppie che si stanno preparando al Sacramento del Matrimonio e ha spiegato che, «per vivere un amore fedele, indissolubile, totale e fecondo», è necessario «guardare a Gesù Cristo, colui che ama con tutte le forze, con tutta la mente, con tutto il cuore. Dio è amore. Se voi accoglierete Dio nella vostra vita, vivrete l’amore e questo non finirà mai».

Sposi e genitori non ci si improvvisa e, per questo, è necessario prepararsi seriamente a questo Sacramento. Nel tempo del fidanzamento, i futuri sposi sono invitati a interrogarsi sulla loro vocazione al matrimonio e a comprendere il significato dell’amore vero, responsabile e maturo, la cui sorgente è Dio stesso. L’Arcivescovo ha così parlato del tema della sessualità e della differenza tra innamoramento e amore. «L’innamoramento è la fase iniziale tra un uomo e una donna, – ha spiegato Mons. Angelo Spina –  in cui si provano stupore, fascino, emozioni e sensazioni forti. Le frasi tipiche di questa fase sono: “Ti voglio bene” e “Io non posso fare a meno di te”. Queste parole dimostrano che al centro non si mette l’altro, ma se stesso. Si percepisce l’altro come necessario, indispensabile, e lo si vuole possedere. Le persone invece non si posseggono, si amano. Ecco che, per sposarsi, è importante passare dall’innamoramento all’amore, da “Ti voglio bene” a “Voglio il tuo bene” e ciò accade quando si decide di donare la propria vita all’altro. Per fare questo è necessario passare dall’io possessivo all’apertura al tu. “Voglio” non è un istinto, una pulsione, un sentimento, ma è l’intenzione del cuore e della mente, è un atto dell’uomo che vuole, decide, e liberamente dona».

L’Arcivescovo ha anche sottolineato che «l’amore non è solo un sentimento e non è solo una passione, ma è la forza che nasce dalla parte profonda dell’uomo, dal suo spirito. L’amore, quindi, prima di essere sentimentale e fisico, è un fatto spirituale. L’amore ha anche quattro caratteristiche: deve essere fedele, indissolubile, totale e fecondo. È possibile vivere un amore così? Sì, perché dove si fermano le nostre forze e non siamo capaci, viene a noi incontro un Amore grande. È un Amore che viene dall’alto, come dono, come grazia. L’Amore grande è una persona che ha un nome e un volto: Gesù Cristo, dono di Dio a noi. Gesù Crocifisso è l’Amore che ama con tutte le forze, la mente e il cuore. Ecco che per capire cosa significa “Voglio il tuo bene”, bisogna guardare Gesù Crocifisso. Solo guardando a Lui, si impara ad amare veramente, perché Gesù è l’amore vero ed è fedele. Se ti sposi con Gesù Cristo che ti è fedele, anche tu saprai essere fedele al tuo partner e l’amore sarà indissolubile, durerà fino alla morte. Gesù è il dono-per, se invertiamo queste due parole, leggiamo per-dono. È necessario perdonarsi e amare fino in fondo. Che cos’è, dunque, l’amore? Dio è amore. Se una persona accoglie Dio nella sua vita, vivrà l’amore e questo non finirà mai».

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