Arte e spiritualità: inaugurata al Museo Omero la mostra di Antonio Amodio

È stata inaugurata oggi, presso il Museo Tattile Statale Omero, la mostra “L’anima della materia: il volto degli apostoli tra testimonianza e destino” di Antonio Amodio che ha creato dodici dipinti e dodici sculture in legno di cedro dedicate all’interpretazione del volto degli apostoli, nei momenti intensissimi e drammatici degli ultimi giorni di Gesù. La mostra curata dallo storico dell’arte Davide Adami, è ideata dalla direttrice Paola Tessitore della Fondazione Verona Minor Hierusalem, fondata dalla Diocesi di Verona e sostenuta in modo particolare dalla Fondazione Cariverona che opera anche nella città di Ancona. All’inaugurazione erano presenti anche l’Arcivescovo Angelo Spina, il presidente del Museo Omero Aldo Grassini, l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca, il Vicario alla cultura della Diocesi di Verona Mons. Martino Signoretto.

Le sculture in legno, fruibili tattilmente, suggellano l’incontro tra arte e sostenibilità ambientale: sono state realizzate infatti usando il legno degli alberi caduti il 23 agosto 2020 durante una forte tempesta a Verona. È evidente il significato spirituale di un’arte che vuol restituire vita ad oggetti fortemente simbolici, come gli alberi abbattuti dalla forza della natura e trasformati dal magistero dell’arte nei volti degli apostoli, supportati da testi ispirati da fonti bibliche. La mostra infatti è inclusiva e accessibile anche grazie ai dipinti “udibili” che accompagnano le sculture. In ogni dipinto è presente un QR Code che riporta a un testo scritto dal biblista Monsignor Martino Signoretto, letto e interpretato dall’attore Alessio Tessitore. La trasformazione dei dipinti in opere parlanti assume il valore di rinascita e resilienza, particolarmente significativo anche in relazione all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Quella inaugurata oggi pomeriggio è dunque una mostra multisensoriale, da vedere, ascoltare, toccare, odorare e sentire. Dipinto, parola recitata, musica, profumo del legno, scultura. La pittura materica di Amodio qui si è espansa nella piena tridimensionalità – corporea, tattile, olfattiva – della scultura lignea aprendo così una suggestiva e intima stratificazione temporale e una più intensa interrogazione esistenziale dei soggetti. La mostra si fa promotrice di valori come la spiritualità, la resilienza, la sostenibilità ambientale, l’inclusione e l’accessibilità grazie alle sculture che possono essere toccate e ai dipinti “udibili”. Grazie ai testi scritti da Monsignor Martino Signoretto è infatti come se gli apostoli venissero fra noi a raccontarci il loro punto di vista su quanto è accaduto, annullando il tempo, perché i loro antichi racconti parlano anche all’uomo di oggi. «Gli apostoli sono molto attuali – ha detto l’artista – perché l’uomo ha bisogno di esempi molto terreni, molto pratici, ma anche di grande elevazione spirituale. Ne abbiamo bisogno. Viviamo una vita frenetica e, con questa mostra, vorrei che i visitatori si fermassero per riflettere su chi sono, su cosa vogliono e dove stanno andando». L’artista ha donato al Museo di Ancona anche una scultura in legno raffigurante proprio Omero.

Mons. Angelo Spina ha benedetto le opere, ha ringraziato l’artista e tutti coloro che hanno organizzato la mostra, e ha sottolineato che «da questi alberi distrutti dalla tempesta, l’artista con la sua creatività e forza interiore ha saputo tirare fuori un’opera viva che parla non solo al nostro tempo, ma anche al futuro. Un’opera che ha un profondo significato umano e spirituale. Le sculture raffigurano gli apostoli e Gesù ha affidato a loro la missione di andare in tutto il mondo, predicare il Vangelo e battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Loro sono i portatori della buona notizia di Dio che è grazia e amore. I vescovi sono i successori degli apostoli e la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica». L’Arcivescovo ha anche ricordato che in questo periodo «stiamo ristrutturando una cripta nella Cattedrale di San Ciriaco, dove verrà collocata una reliquia dell’apostolo San Giacomo il Minore che sarà esposta alla venerazione dei fedeli». La mostra di Antonio Amodio sarà visitabile al Museo Omero fino al 26 aprile 2022, dopodiché dal 29 aprile al 28 maggio sarà allestita nella cripta della chiesa di Santa Maria in Organo a Verona.

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