Iniziata la visita pastorale dell’Arcivescovo nella parrocchia Sant’Egidio Abate a Staffolo

Il paese in festa, con la banda musicale “Città di Staffolo”, ha accolto in piazza Leopardi l’Arcivescovo Angelo Spina che, lunedì 2 maggio, ha iniziato la visita pastorale nella parrocchia Sant’Egidio Abate. Ad accoglierlo il Sindaco Sauro Ragni, il parroco don Sandro Carbonari che ieri ha festeggiato 70 anni, le autorità civili e militari e i cittadini di Staffolo, riuniti nella piazza per salutare Mons. Angelo Spina. All’ingresso della chiesa si è subito svolto il rito di accoglienza: come primo gesto l’Arcivescovo ha baciato il Crocifisso, invitando i fedeli a guardare all’amore che Gesù ha per ognuno, dopodiché ha asperso le persone con l’acqua benedetta per ravvivare la memoria del battesimo e ha fatto una breve sosta di silenziosa adorazione davanti al Santissimo Sacramento.

All’inizio della celebrazione, il parroco ha ringraziato l’Arcivescovo: «La sua presenza è il regalo più bello per il mio 70esimo compleanno. Questa settimana sarà con noi e ci aiuterà a camminare insieme, come chiede il Sinodo». Anche Mons. Angelo Spina ha ringraziato don Sandro e le autorità civili e militari per «l’accoglienza calorosa e gioiosa. Con la visita pastorale, il Vescovo viene in mezzo a voi per confermarvi nella fede nel Signore Gesù, per santificare con i sacramenti, per essere segno di carità e ascoltare tutti, dai più piccoli agli anziani. Il pastore buono è Gesù Cristo e dobbiamo volgere il nostro sguardo verso di Lui. Come primo gesto ho baciato il Crocifisso perché è Lui il tesoro e la speranza della nostra vita. L’acqua benedetta ci ha ricordato che siamo stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e che, dunque, siamo stati salvati. Poi mi sono inginocchiato davanti al Santissimo Sacramento, ho ringraziato il Signore per questa bella comunità e ho pregato per il parroco e per ciascuno di voi, con cui vivrò in questa settimana giorni di preghiera e comunione».

Dopo la Santa Messa, in cui Mons. Angelo Spina ha iniziato la prima catechesi sul Credo che continuerà nel corso della settimana, la comunità parrocchiale ha organizzato una cena conviviale, durante la quale è stato festeggiato con una torta e un brindisi il 70esimo compleanno di don Sandro Carbonari. Con una poesia, una parrocchiana a nome di tutta la comunità, ha ringraziato don Sandro per il suo impegno, la sua bontà e disponibilità. Dopo la cena, l’Arcivescovo ha incontrato il Consiglio pastorale ed economico, il gruppo sinodale e le catechiste. Durante gli interventi sono emersi diversi temi, tra cui le vocazioni, il matrimonio, i figli e la difficoltà di coinvolgere i genitori dei bambini del catechismo. L’Arcivescovo li ha invitati ad «andare avanti con coraggio e fede e ad essere testimoni dell’amore di Gesù». Parlando, poi, dei giovani e degli adolescenti, ha sottolineato che «oggi l’impresa più grande da affrontare è quella educativa. È urgente l’alleanza tra tutte le forze sociali e le componenti educative della società: la famiglia che educa, la scuola che forma, l’oratorio parrocchiale spazio di vita, lo sport sano. È necessario formare, prevenire, educare».

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