Raoul Follereau contro la lebbra

domenica 30 Gennaio

foto di Raul Follereau

Aanche quest’anno il 30 gennaio, si ricorda la giornata internazionale dedicata ai malati di lebbra. L’obiettivo è quello di tenere viva l’attenzione verso questi malati evidenziata e sostenuta anche dall’idea e dalle opere di Raoul Follereau.

Per questo è nata l’Aifo, l’Associazione italiana amici di Raoul Follereau, che ha da poco festeggiato i 60 anni della sua fondazione.
L’associazione nasce a Bologna, dove ha tutt’ora la sua sede, nel 1961 per volontà di un gruppo di missionari comboniani e volontari, ispirati dal messaggio di amore e giustizia di Raoul Follereau.

Ma chi è Raoul Follereau ?

E’ un nome che rischia di non dire molto, soprattutto ai più giovani, così come la lebbra, la malattia a cui il giornalista e poeta francese (nato a Nevers sulla Loira nel 1903) ha dedicato tutta la sua vita. Il giornalista francese era entrato per la prima volta in contatto con i malati di lebbra nel 1936 durante un viaggio di lavoro in Africa e da quel momento aveva deciso di dedicare tutta la sua vita alla lotta contro questa malattia. Compie 32 volte il giro del mondo, lavorando instancabilmente per migliorare la qualità della vita delle persone colpite da questo morbo.

In questi anni l’ Aifo è passata da essere un’associazione di volontari che producevano bende per i lebbrosi da inviare in terra di missione, ad essere l’unica organizzazione italiana partner dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per combattere tutte le “lebbre” che invadono il mondo e contemporaneamente mantenere vivo il sogno di R.Follereau che nel suo testamento scriveva:

“Signore, vorrei tanto aiutare gli altri a vivere”’. Questa fu la mia preghiera di adolescente. Credo di esserne rimasto, per tutta la mia vita, fedele…Ed eccomi al crepuscolo di una esistenza che ho condotto il meglio possibile, ma che rimane incompiuta. Il tesoro che vi lascio, è il bene che io non ho fatto, che avrei voluto fare e che voi farete dopo di me. Possa solo questa testimonianza aiutarvi ad amare. Questa è l’ultima ambizione della mia vita, e l’oggetto di questo ‘testamento’“.

Un invito rivolto a ciascuno di noi.

www.aifo.it
0514393211

30/01/2022 (tutto il giorno)
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