Le parrocchie San Giovanni Battista a Casenuove e San Paterniano, guidate da don Luigi Filipponi, hanno accolto con gioia Mons. Angelo Spina che questa settimana incontrerà i fedeli, pregherà con loro e li confermerà nella fede. Lunedì 19 maggio l’Arcivescovo ha iniziato la sua visita pastorale nella parrocchia di Casenuove: la mattina ha visitato le aziende Gr Elettronica e Paima e ha incontrato i bambini della scuola primaria, mentre il pomeriggio c’è stato il tradizionale rito di accoglienza con la Santa Messa e l’incontro con il consiglio pastorale e quello per gli affari economici. La giornata di martedì 20 maggio è stata invece dedicata a San Paterniano: la mattina ha incontrato i bambini della scuola dell’infanzia e ha visitato il microbiscottificio Frolla, mentre il pomeriggio ha celebrato la Santa Messa nella parrocchia e ha incontrato il consiglio pastorale e quello per gli affari economici.
In entrambe le parrocchie, prima della Santa Messa, l’Arcivescovo ha spiegato il significato della visita pastorale e i segni del rito di accoglienza: «Ho baciato il Crocifisso perché Gesù è il nostro Salvatore e Redentore, e vi ho asperso con l’acqua benedetta in ricordo del battesimo. Questa settimana vivremo tanti incontri e momenti di preghiera e condivisione. Saranno giorni di benedizione di Dio e di grazia di Dio». Mons. Angelo Spina ha anche spiegato che «Gesù è il buon pastore, conosce le sue pecore ed esse lo seguono. I vescovi sono i successori degli apostoli e sono venuto a confermarvi nell’unita della fede. La fede ci tiene uniti».
Durante l’omelia, l’Arcivescovo ha poi fatto la prima catechesi sul Credo Apostolico che continuerà nei prossimi giorni, durante le celebrazioni eucaristiche: «La nostra fede deve essere ferma e forte, senza compromessi. Non deve essere debole. Gesù ci ha detto: “Abbiate fede in me”. Nel Vangelo leggiamo che ci fu una tempesta e Gesù disse ai discepoli: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E in un altro passo a Pietro disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”. Come è la vostra fede? La Madonna, ai piedi della croce, ha visto il figlio morire e non si è ribellata, non ha protestato. Ha sofferto e ha offerto. La Madonna ci aiuti ad avere una fede forte. Dobbiamo fidarci di Dio, affidarci a Dio e confidare in Lui».
Lunedì e martedì ci sono stati anche gli incontri con i consigli pastorali parrocchiali e quelli per gli affari economici. I fedeli hanno condiviso le loro speranze e difficoltà. C’è chi ha sottolineato che «i tempi sono cambiati. Poche famiglie sono attive in parrocchia e collaborano. Una volta i bambini avevano una base, i genitori insegnavano il segno della croce e le preghiere. Oggi invece i ragazzi che frequentano il catechismo non conoscono spesso neanche una preghiera». L’Arcivescovo li ha quindi invitati a «coinvolgere i genitori, aiutandoli a capire come vogliono far crescere i loro figli. Non si tratta di rimproverarli, ma di fare un cammino insieme per crescere insieme».
L’Arcivescovo ha anche spiegato che «la Chiesa sta vivendo il cammino sinodale, siamo chiamati a camminare insieme. In una parrocchia la responsabilità non è solo del parroco, tutti i fedeli essendo battezzati sono protagonisti. Ognuno è parte viva della comunità e deve fare la sua parte. Non siete collaboratori, siete corresponsabili». Dal punto di vista pastorale, i fedeli hanno condiviso come vivono l’annuncio e la trasmissione della fede e hanno parlato del loro impegno nell’evangelizzazione, nella liturgia e nella carità. «Oggi c’è una brutta malattia che è la solitudine – ha continuato l’Arcivescovo – ed è importante andare a trovare gli anziani e i malati, star loro vicino per non farli sentire abbandonati. Sarebbe bello se alcuni di voi si formassero per diventare ministri straordinari della comunione, per portare l’Eucarestia ai malati».
I membri dei consigli per gli affari economici hanno spiegato la situazione economica delle due parrocchie e l’Arcivescovo ha ricordato che l’Arcidiocesi sta creando un fondo di solidarietà per aiutare le chiese che sono in difficoltà a causa di calamità naturali che hanno danneggiato le strutture. Le parrocchie che possono aiutano economicamente quelle che hanno bisogno».
Lunedì e martedì l’Arcivescovo, accompagnato dal parroco don Luigi, ha incontrato anche gli studenti della scuola primaria di Casenuove e della scuola dell’infanzia di San Paterniano, e ha visitato alcune aziende, tra cui il microbiscottificio Frolla. Accolti dal presidente della Cooperativa sociale Frolla Jacopo Corona, hanno visitato lo stabilimento dove i ragazzi con disabilità producono i biscotti. Come ha spiegato il presidente, «Frolla è nato a Osimo nel 2018 con un obiettivo ben chiaro: fornire ai ragazzi con disabilità un percorso di inserimento lavorativo. A giugno partiremo per New York perché siamo stati invitati a partecipare alla 18esima Conferenza annuale degli Stati parte della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità». L’Arcivescovo si è complimentato con il presidente perché è «una Cooperativa impegnata nell’inclusione lavorativa di persone con disabilità» e ha benedetto i locali del microbiscottificio, i dipendenti e i ragazzi disabili.
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