I fedeli di Agugliano, accompagnati dal parroco don Fabrizio Mattioli, hanno vissuto il pellegrinaggio da Agugliano a Loreto, portando l’antico e artistico Crocifisso che, come tradizione vuole, viene portato nell’anno del giubileo ordinario, cioè ogni 25 anni. Nella Basilica di Loreto, gremita di fedeli, ha presieduto la celebrazione l’arcivescovo Angelo, ha concelebrato don Fabrizio Mattioli, don Giuseppe Rella, presente anche il Vicesindaco di Agugliano. Durante l’omelia l’Arcivescovo,
rivolgendosi ai fedeli ha detto:<<Saluto con affetto tutti i pellegrini di Agugliano che hanno portato qui l’antico Crocifisso… siamo stati salvati da Colui che ci ha amati sino alla fine, sino alla perfezione; che sulla croce, facendo dono della sua vita per noi peccatori, ci ha donato il perdono, la pace, la salvezza, aprendo le porte chiuse del paradiso. La croce di Cristo è la nostra unica speranza. Segno di amore puro, perfetto, grande. Gesù lo aveva detto e lo ha messo in pratica: <<Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici>> (Gv 13,34). Da dove nasce la speranza? Dalla croce. Guarda la croce, guarda il Cristo Crocifisso e da lì ti arriverà la speranza che non sparisce più, quella che dura fino alla vita eterna. E questa speranza è germogliata proprio per la forza dell’amore: perché l’amore «tutto spera, tutto sopporta» (1 Cor 13,7), l’amore che è la vita di Dio ha rinnovato tutto ciò che ha raggiunto. Gesù ha trasformato il nostro peccato in perdono, la nostra morte in risurrezione, la nostra paura in fiducia. Ecco perché lì, sulla croce, è nata e rinasce sempre la nostra speranza; ecco perché con Gesù ogni nostra oscurità può essere trasformata in luce, ogni sconfitta in vittoria, ogni delusione in speranza>>.
La giornata a Loreto con i fedeli di Agugliano è continuata con diversi momenti di riflessione di preghiera, con la Via crucis, sotto lo sguardo della Vergine Maria di Loreto. Un bella testimonianza giubilare dei fedeli di Agugliano
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