I bambini del centro d’infanzia “Il Piccolo Principe”, insieme ai loro genitori, sono stati i figuranti del presepe vivente messo in scena domenica 14 dicembre nella Cattedrale di San Ciriaco. Le famiglie hanno rappresentato diverse scene: dall’Annunciazione al sogno di Giuseppe, dalla visitazione della Beata Vergine Maria ad Elisabetta fino alla nascita di Gesù e all’annuncio dei pastori, che sono state accompagnate dalla lettura del Vangelo, dai canti dei bambini della parrocchia Santa Maria dei Servi e dai commenti di Mons. Angelo Spina.
Da circa 20 anni l’asilo nido organizza questo momento in preparazione al Natale, coinvolgendo le famiglie, perché come ha spiegato Anna Maria Sgrò, responsabile della Cooperativa “Il Piccolo Principe”, «è importante contemplare la nascita di Gesù. Il presepe si impara da piccoli, con mamma e papà, e desideriamo che i bambini imparino a conoscere la storia di Gesù. Sono tantissimi anni che coinvolgiamo le famiglie in questo presepe e abbiamo visto che questa rappresentazione rimane nel cuore dei bambini». Nell’allestimento del presepe c’erano anche delle case, realizzate a mano dai genitori insieme ai bambini. «Le abbiamo inserite nella rappresentazione – ha aggiunto la responsabile – perché le nostre case fanno parte del presepe. Sono il simbolo della famiglia che unita riscopre il senso del Natale».
«Dio entra nella storia e si fa uomo – ha detto Mons. Angelo Spina – grazie al sì di Maria. Ognuno di noi è invitato a dire il proprio sì a Dio e a fidarsi di Lui, come si è fidata Maria. È importante accogliere nella nostra vita le sorprese di Dio, con fede e umiltà, perché Dio compie sempre grandi cose per noi. Anche San Giuseppe ha detto il suo sì a Dio e si è preso cura di Maria e Gesù. Dio non toglie nulla e dona tutto. Giuseppe ai papà di oggi ha tanto da insegnare: molto silenzio e tanta operosità, poche parole e tanta cura verso i figli, come Giuseppe ha fatto con il Bambino Gesù e con Maria».
L’Arcivescovo ha anche sottolineato che «l’annuncio di gioia della nascita di Gesù viene portato ai pastori, ai più semplici e poveri, che vedono Gesù Bambino, la luce vera, e tornano a casa con il cuore pieno di gioia glorificando e lodando Dio, perché non avevano trovato qualcosa, ma Qualcuno, e nel buio della loro vita si era accesa una luce, la luce di Dio, l’Emmanuele, Dio con noi. Dio che si è fatto piccolo, ci dona la gioia, la pace e la speranza. Prepariamoci al Natale e accogliamo la luce vera che è Gesù». Al termine della rappresentazione, l’Arcivescovo ha benedetto le statuine raffiguranti Gesù Bambino.
Fotogallery



















