Inaugurata la mostra “Il Natale e l’Epifania nelle immaginette devozionali”

La mostra “Il Natale e l’Epifania nelle immaginette devozionali” è stata inaugurata domenica 21 dicembre nel Museo diocesano di Ancona, dove è stato anche presentato il relativo catalogo, a cura di Mons. Luca Bottegoni, rettore della Cattedrale di San Ciriaco, e di Nadia Falaschini, storica dell’arte del Museo Diocesano. Per celebrare il Santo Natale, l’esposizione sviluppa il tema del presepe attraverso una accurata selezione di immaginette, o santini, della ricca raccolta di don Giovanni Carini, già archivista diocesano, organizzata in alcune sezioni: la Natività, l’Annuncio, l’Adorazione degli Angeli, dei pastori, degli animali e dei re Magi, la simbologia cristiana delle piante e dei fiori e la Santa Famiglia.

«Dio facendosi uomo si è reso visibile, – ha detto Mons. Angelo Spina – per questo sin dagli inizi del cristianesimo abbiamo raffigurazioni, dipinti, sculture che ritraggono scene della vita di Gesù. L’uomo ha bisogno di vedere e l’arte rende visibile ciò che è invisibile. Con l’avvento della stampa, poi, sono state fatte anche le immaginette, piccole stampe a portata di mano dette anche “santini”. Queste immagini hanno la capacità di aiutare il fedele a “entrare” nelle scene evangeliche che rappresentano». L’Arcivescovo ha quindi ringraziato Nadia Falaschini che, con la pubblicazione, «ci aiuta a cogliere non solo la bellezza grafica e pittorica di tante immaginette riguardanti il Natale, ma anche a contemplare il mistero di Dio che ci ama sempre, immensamente. Lui si è fatto uomo, è nato per noi per portarci salvezza e pace».

«I santini sono oggetti di devozione che accompagnano la vita spirituale di molti cristiani – ha dichiarato Mons. Luca Bottegoni – sono strumenti che aiutano i fedeli a rimanere in contatto con la dimensione sacra della vita quotidiana. La preghiera recitata davanti al santino, la meditazione sulla figura del santo rappresentato, o l’uso del santino come segno di fede, sono tutti atti di devozione che rafforzano il legame con Dio. D’altronde i santi sono, per eccellenza, gli amici di Dio di cui fanno splendere nella loro vita la grazia santificante e amici degli uomini. Hanno concluso il loro pellegrinaggio terreno e per questo, come fratelli maggiori nella fede, si fanno testimoni e compagni di viaggio per noi ancora viatori nel tempo».

Don Luigi Burchiani, direttore del Museo Diocesano, ha sottolineato che «l’immaginetta devozionale ha un ruolo importante, evidenziato anche da diversi santi, nostri amici: l’immagine favorisce la meditazione e consente di giungere a una comprensione più profonda di ciò che si contempla». «Abbiamo scelto una serie di immaginette che narrano la natività di Gesù – ha spiegato Nadia Falaschini – alcune sono della fine dell’Ottocento, altre sono litografie del XX secolo. L’esposizione si snoda in diverse sezioni, partendo da alcuni passi dei vangeli di Luca e Matteo che parlano della Natività e dell’Epifania». La storica dell’arte ha anche ricordato che «la nascita del presepe risale al 1223, quando San Francesco ne realizzò la prima rappresentazione a Greccio, allestendo in una grotta il primo presepe vivente. Nella collezione è presente una cronolitografia del 1888 che rappresenta proprio il presepio di Greccio con San Francesco, e questa immagine è stata scelta come copertina del catalogo della mostra».

La mostra sarà visitabile fino al primo febbraio 2026 nelle giornate di apertura del Museo diocesano, il sabato e la domenica (9.30 – 12 / 15.30 – 18.30).

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