Sante Messe all’aeroporto di Falconara e con l’Ordine di Malta

In vista del Natale, sabato 19 dicembre, l’Arcivescovo Angelo Spina ha celebrato due Sante Messe: la prima all’aeroporto di Falconara, la seconda nella Cattedrale di San Ciriaco con l’Ordine di Malta. All’aeroporto era presente Antonio Gitto, consigliere di amministrazione della società Aerdorica S.p.a., che ha ringraziato le persone intervenute e ha fatto gli auguri di Natale in un momento difficile da affrontare con la luce della fede. L’Arcivescovo ha invitato a pregare per i piloti, steward e hostess, passeggeri e dipendenti dell’aeroporto. «A Betlemme – ha detto l’Arcivescovo – non c’era posto per Gesù nell’albergo, in questo aeroporto c’è posto per Lui. Accogliamolo nella nostra vita per ricevere salvezza, perdono e pace».

Natale è anche solidarietà e, nella cattedrale di san Ciriaco, l’Arcivescovo ha ringraziato l’Ordine di Malta che ha organizzato due raccolte, una alimentare e una dei farmaci, nelle province di Ancona, Macerata e Pesaro. Durante la Santa Messa, a cui hanno partecipato Francesco Costa, delegato di Marche Nord dell’Ordine di Malta, Giordano Torresi, delegato Marche Sud, e il cappellano Don Andrea Simone, Mons. Angelo Spina ha sottolineato che «in questi giorni che ci preparano alla venuta di Dio, siamo chiamati a fidarci di Lui, ad accoglierlo nella nostra vita e ad amarlo con tutto il cuore».

«Gesù Cristo è la vita – ha detto l’Arcivescovo – si è abbassato e si è fatto povero. Lui che può tutto si è fatto umile. Quando una persona è veramente povera? Quando non è attaccata alle cose che possiede e le condivide con gli altri. Il tesoro della vita non sono le cose, i successi, ma è Dio, perché tutto passa e solo Lui rimane. Al termine della nostra esistenza saremo giudicati sull’amore. I poveri non sono quelli che noi aiutiamo con sentimentalismo e con aria di superiorità, loro sono la porta del paradiso, perché come ha detto Gesù: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere…In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Auguro a tutti voi di vivere il Natale cristiano, il Natale della povertà, dell’umiltà, della pace e della gioia».

 

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