Lectio divina al Santuario di S. Giuseppe da Copertino

L’arcivescovo Angelo ha iniziato il ciclo della lectio divina durante la quaresima al santuario di S. Giuseppe da Copertino a Osimo. Di seguito viene riportato lo schema della prima lectio.

Le tentazioni nei deserti della vita – (Matteo 4,1-11).

Preghiera – Ascolto della Parola – Meditazione – Contemplazione – Azione

Orazione iniziale

Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché Egli ci aiuti a leggere la Bibbia nello stesso modo in cui Tu l’hai letta ai discepoli lungo la strada di Emmaus. Con la luce della Parola, scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna e morte. Così, la croce che sembrava essere la fine di ogni speranza, è apparsa loro come sorgente di vita e risurrezione. Crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce nella Creazione e nella Scrittura, negli avvenimenti e nelle persone, soprattutto nei poveri e sofferenti. La tua parola ci orienti affinché anche noi, come i due discepoli di Emmaus, possiamo sperimentare la forza della tua risurrezione e testimoniare agli altri che Tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Lo chiediamo a Te, Gesù, figlio di Maria, che ci ha rivelato il Padre e inviato il tuo Spirito. Amen.

Dal Vangelo secondo Matteo (4,1-11)

1-2: In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.  3-4: Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». 5-7: Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non tentare il Signore Dio tuo”».  8-11: Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”». Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.

 Salmo 91 (90) Dio ci protegge ed è con noi nella tentazione

 

 

Tu che abiti al riparo dell’Altissimo
e dimori all’ombra dell’Onnipotente,
dì al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne
sotto le sue ali troverai rifugio.
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte
né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò, perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni
e gli mostrerò la mia salvezza.

 

 

SCHEMA

  • Fu portato nel deserto dallo Spirito  (spiegare il deserto – spiegare lo spirito)
  • Diavolo: In greco significa DIVISORE: è colui che ci divide da Dio e ci lascia soli.
  • E’ Chiamato anche il TENTATORE, tenta di farci cadere.
  • E’ chiamato anche SATANA, l’accusatore: una volta che siamo caduti, ci accusa implacabilmente inchiodandoci alla nostra colpa.
  • La tentazione – con la parola tentare (peirozo dal greco) viene da peiro da cui la parola punta che significa attraversare, passare oltre.
  • Perché la tentazione? A cosa serve?  Tentazione è avere una prova e questo ha due significati: avere un momento di difficoltà, ma anche avere una certezza, una prova, ciò che è stabile si vede crollare ciò che è instabile e ci si rende conto di ciò che è stabile.

 

La prima tentazione la troviamo all’inizio dell’umanità quando i progenitori Adamo ed Eva tentati dal serpente abboccarono si lasciarono ingannare.

La prima tentazione ebbe come punto di partenza  la pretesa di farsi dio, l’uomo e la donna usarono la loro libertà per mettersi contro Dio e il punto di arrivo fu la vergogna, andarono a nascondersi, scoprirono di essere privi di tutto, anche dei vestiti. L’uomo ha la vita ma non è la vita. Come mantenerla, salvandola dalla minaccia continua della morte? E’ da qui che parte ogni pensiero e azione dell’uomo. L’errore sin dall’inizio della nostra storia è quello di volerla possedere invece di custodirla sapendo che l’abbiamo ricevuta in dono.

 

Le tentazioni nel testo di Matteo che abbiamo ascoltato hanno sempre l’apparenza del bene: <<Se sei Figlio di Dio sta scritto>>.

Gesù nella tentazione è orientato dalla Parola di Dio e in essa trova luce e nutrimento.

  • Il diavolo cita le scritture: – Quale uso della Bibbia da parte del diavolo e da parte di Gesù.
  • Il pane – il successo – i regni
  • Vattene, satana
  • Adorerai solo il signore
  • Gli angeli lo servivano

 

L’uomo, ognuno di noi è messo in relazione con:

  • COSE – che assicurano la nostra vita naturale animale
  • PERSONE – che assicurano la nostra vita affettiva umana
  • DIO – che assicura la vita spirituale

Sono questi i tre ambiti delle tentazioni. Si può essere vincitori o perditori a secondo della scelta. Si è vittoriosi se viviamo con lo Spirito del Figlio di Dio che tutto riceve in dono e tutto dona, o con quello del vecchio Adamo, che tutto vuole rapire e tenere per sé.

Nelle tre tentazioni si presenta in modo articolato il peccato di Adamo che poi è lo stesso del popolo d’Israele, della Chiesa e di ciascuno di noi cioè: rubare ciò che ci è donato. Dio è dono, Dio è caritas, è amore. Il possesso è il contrario del dono, è antidio, è principio di non creazione ma di distruzione, di caos, di mali.

Le tre tentazioni di Gesù corrispondono alle tre concupiscenze che troviamo nella prima lettera di Giovanni 2,16:

  • la concupiscenza della carne
  • la concupiscenza degli occhi
  • la superbia della vita

 

Corrispondono ai tre aspetti seducenti del frutto proibito descritto in Genesi 3,6:

  • il possesso delle cose – garantire la vita animale – <<Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare>> (Gn3,6).
  • Il possesso delle persone – garantire la vita umana – <<era gradito agli occhi>>
  • Il possesso di Dio – essere autosufficienti in tutto, essere “dio” – <<era desiderabile per acquistare saggezza>>.

 

Gli idoli dell’avere (pane), dell’apparire (successo), del potere (possedere il mondo) sono la struttura stessa del mondo: la sua <<nullità nullificante>>, alla quale Dio risponde rispettivamente con il dare e servire in amore e umiltà.

Gesù ha compiuto la scelta del Figlio: la solidarietà con i fratelli. Con Gesù c’è uno scontro tra le due vie di salvezza: la sua che porta ad unirsi agli altri e quella diabolica, che porta a distinguersi da loro mediante la ricchezza, l’onore, l’arroganza.

La via di Dio, che è amore e condivisione, è opposta a quella di satana, che è egoismo e divisione. E’ una opposizione interna che attraversa il cuore di ogni uomo.

Le cose, le persone, Dio, sono i tre bisogni vitali: l’uomo può soddisfarli in modo diabolico o filiale, rubando o ricevendo, possedendo o condividendo.

A noi tocca la scelta si può vivere da figli di Dio o da figli del demonio

Cosa scegliere?  Vivere di dipendenze, di illusioni, di potere?

Gesù supera le tentazioni obbedendo alla Parola di Dio. Satana usa la Bibbia per tentare Gesù. Gesù usa la stessa Bibbia per vincere la tentazione.

 

Conseguenze per la vita e cammino quaresimale:

penitenza – digiuno – preghiera.

 

Orazione Finale

Signore Gesù, ti ringraziamo per la tua parola che ci ha fatto capire meglio la volontà del Padre. Fa che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello, che la Tua Parola ci ha mostrato. Fa che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare la Parola, Tu che vivi e regni con il Padre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.