“Diritto e morale”: tavola rotonda con il prof. Gerardo Villanacci

Sul rapporto che intercorre tra il diritto e la morale è stato incentrato l’incontro organizzato martedì 26 settembre nella parrocchia SS. Cosma e Damiano dall’Associazione Medici Cattolici Italiani (sez. Ancona), in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, l’Università Politecnica delle Marche e l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ancona. Nel giorno della memoria liturgica dei due santi medici Cosma e Damiano che curavano gratuitamente i malati, il prof. Gerardo Villanacci, avvocato e professore ordinario di diritto privato presso l’Univpm, ha spiegato i significati e le differenze di etica e giustizia e di diritto e morale. Partendo dall’Antica Grecia e, passando per il Medioevo, ha parlato di diritto naturale e diritto positivo e della complementarietà tra regole morali e regole giuridiche.

«Non devono essere contrapposte come erroneamente si ritiene – ha detto Villanacci – ma la regola giuridica deve essere supportata da quella morale, così come la regola morale deve influenzare quella giuridica. Sono due regole che possono camminare di pari passo per raggiungere l’obiettivo comune che è la verità, il bene. Ad esempio se consideriamo la regola morale “Non uccidere”, la regola giuridica si preoccupa di stabilire – qualora accadesse il fatto – qual è la sanzione che deve essere applicata. Quindi la regola morale è recepita dalla regola giuridica, ma se dovesse accadere il fatto è la regola giuridica che stabilisce la sanzione da applicare».

È poi seguita la tavola rotonda con il dottor Andrea Ortenzi, medico neurologo e presidente dell’AMCI (sez. Ancona), con il neurochirurgo dell’ospedale di Torrette Mauro Dobran, e con Simone Pizzi, medico anestesista rianimatore dell’ospedale pediatrico Salesi e responsabile del Centro di riferimento regionale per la terapia del dolore e le cure palliative pediatriche. Sono stati affrontati tanti temi, tra cui la giustizia, fake news e post-verità, l’articolo 32 della Costituzione che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. «Credo che la giustizia italiana sia civica – ha sottolineato il Prof. Villanacci – da un lato ci sono tantissime leggi e dall’altro lato, in alcuni settori, vi è un vuoto legislativo. Ad esempio per quanto riguarda l’accesso alle cure palliative, c’è una legge promulgata nel 2010 ma l’applicazione della norma è ampiamente disattesa».

La conclusione è stata affidata a Mons. Angelo Spina che, ringraziando il prof. Villanacci, ha sottolineato come la sua riflessione «ci ha fatto capire quanto oggi ci sia bisogno di creare composizioni e non contrapposizioni». L’Arcivescovo ha anche spiegato che «Dio ci ha donato la ragione, ma anche una Parola rivelata che mette al centro la dignità della persona umana. Oggi si parla tanto di libertà, ma purtroppo non viene intesa come profondità, come un cammino verso la verità. Tanti la cercano per affermare l’io, tant’è che oggi si parla tanto di diritti individuali anziché sociali. Lavoriamo quindi per un umanesimo vivo, fatto di attenzione, amore e solidarietà».

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