Firmato il protocollo d’intesa per le celebrazioni francescane 2023-2026

Nella ricorrenza di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, è stato firmato presso la Chiesa di San Francesco alle Scale di Ancona il protocollo d’intesa per l’organizzazione delle celebrazioni che dal 2023 al 2026 commemoreranno alcune ricorrenze legate al santo. A partire da quest’anno e fino al 2026 si celebreranno infatti gli 800 anni da alcuni momenti che hanno segnato la vita del poverello di Assisi: 800 anni dal presepe di Greccio (2023), 800 anni dalle stimmate ricevute sul Monte della Verna (2024), 800 anni dalla composizione del Cantico di Frate Sole (2025), 800 anni dalla morte di San Francesco di Assisi (2026).

L’iniziativa, voluta dall’Associazione Opere Caritative Francescane O.d.V., coinvolge le principali istituzioni cittadine. Il presidente del Comitato organizzatore degli eventi e primo firmatario del documento è stato, in qualità di Presidente dell’associazione capofila, Padre Alvaro Rosatelli; a seguire poi si sono susseguiti il Vicario dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo don Carlo Carbonetti, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il presidente dell’Adsp Vincenzo Garofalo, Marcello Bedeschi per l’Anci Marche, il direttore generale dell’Univpm Alessandro Iacopini e il Provinciale dei Frati Minori Padre Simone Giampieri. Ha aderito al protocollo anche la Camera di Commercio delle Marche.

Il Vicario dell’Arcidiocesi don Carlo Carbonetti ha sottolineato che con questo Protocollo si concretizza un lavoro partito da lontano, quando nel 2019 sono stati celebrati gli 800 anni dalla partenza di San Francesco dal porto di Ancona alla volta della Terra Santa: «C’erano delle ottime premesse perché già eravamo riusciti a mettere insieme la Diocesi, il Comune, il Porto, l’Università. Noi oggi con questo percorso avviato, o riavviato, vogliamo renderci responsabili di una memoria che ci è stata consegnata e anche, come avrebbe fatto San Francesco, accettare le sfide del nostro tempo».

«Oggi viviamo la perfetta sintesi di quella che è la percezione di San Francesco, – ha sottolineato il sindaco Daniele Silvetti – un personaggio che non appartiene soltanto alla dimensione spirituale ma anche alla storia dell’Occidente e, con il suo messaggio, ad una tradizione che anche le autorità civili hanno il dovere di celebrare e che noi supporteremo con una serie di iniziative che avremo modo di ammirare durante le prossime festività natalizie. Tutto questo ci pone nella condizione di trasmettere un messaggio positivo: Ancona diventa sempre più ponte verso l’Oriente, ponte geografico e culturale». Il direttore generale delle Opere Caritative Francescane Luca Saracini ha poi presentato le prime iniziative in programma, a partire dalla missione in Terra Santa chiamata “Ambasciatori della Luce”, che porterà una delegazione del Comitato a fine novembre a Gerusalemme e a Betlemme da dove riporteranno ad Ancona la luce presa nel luogo della Natività di Gesù. Inoltre per l’anno 2023 è prevista la realizzazione del libro “Il Natale di Francesco – Da Betlemme a Greccio fino alle Marche francescane”.

Al termine della cerimonia della firma è iniziata la santa messa, presieduta dal Provinciale dei Frati Minori Padre Simone Giampieri, a conclusione della quale il sindaco Silvetti e Luca Saracini, accompagnati da un ospite della casa alloggio “Il Focolare”, hanno acceso la luce perenne in onore del santo di Assisi. Un gesto che ogni anno, nel giorno della festa del santo, si ripete ad Assisi quando viene accesa la lampada votiva che arde ininterrottamente presso la Tomba del Santo.

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