Durante la visita pastorale nella parrocchia San Pietro Martire di Varano, martedì 6 febbraio l’Arcivescovo ha incontrato le associazioni e le tre società di mutuo soccorso presenti nella frazione, il Comitato che organizza le manifestazioni varanesi, come il festival del dialetto, e le attività lavorative. Durante l’incontro i cittadini di Varano hanno raccontato come è cambiato il paese negli ultimi anni e le loro speranze per il futuro. Sergio Capitoli, presidente della Società di mutuo soccorso degli Angeli di Varano, ha spiegato che «non ci sono più le attività storiche. Hanno chiuso il negozio di alimentari, la macelleria, e le parrucchiere. Le persone che negli ultimi anni sono venute ad abitare qui, non vivono il paese, e le manifestazioni sono scemate. Nonostante Varano abbia solo 1200 abitanti, ci sono comunque ben tre società di mutuo soccorso, di cui una è la seconda più antica d’Italia. La Società di mutuo soccorso Baldelli è infatti nata nel 1852. La società di mutuo soccorso San Venanzio è stata fondata nel 1898 e quella degli Angeli di Varano nel 1913». Maurizio Osimani e Luca Ciliberti, rispettivamente presidenti delle Società di mutuo soccorso Baldelli e San Venanzio, hanno spiegato che presto ci sarà una fusione delle due società e che «questa unione consentirà di essere più incisivi nel tessuto sociale del paese».
Raffaela Giovagnoni, presidente del Ctp8 che si occupa anche delle frazioni di Montacuto, Poggio e Massignano, ha spiegato poi che «il consiglio territoriale di partecipazione è nato per ascoltare le richieste e le istanze dei cittadini e presentarle all’Amministrazione comunale. I consiglieri si mettono a disposizione della cittadinanza e si impegnano per migliorare questo territorio. Negli ultimi anni, anche se i negozi storici hanno chiuso, sono nate diverse attività ricettive, come i bed and breakfast, e tante aziende agricole e vitivinicole. È quindi importante che il paese sia abbellito, le strade vengano sistemate e migliori l’assetto del territorio. Per quando riguarda il progetto dei borghi, stiamo aspettando che il Comune dia il via libera, in modo da presentare la nostra proposta progettuale».
Durante l’incontro si è presentato anche il Comitato di Varano formato da un gruppo di persone che collaborano con il Ctp8, e Lucia Gioia, presidente del Comitato che organizza le manifestazioni varanesi, ha parlato delle iniziative del paese, tra cui il festival del dialetto che offre teatro dialettale, piatti della tradizione e molto altro. «Purtroppo con il covid e l’aumento delle norme di sicurezza – ha detto Lucia Gioia – da qualche anno non siamo più riusciti a organizzare il festival. Ci dispiace molto, perché è un momento di aggregazione per stare insieme. Speriamo quest’anno di riuscire nuovamente a organizzarlo».
Dopo aver ascoltato i cittadini e le associazioni del paese, Mons. Angelo Spina ha sottolineato che «non possiamo vivere di nostalgia, dobbiamo guardare avanti con fiducia e speranza. Oggi con le leggi del terzo settore, nessuno può camminare da solo e bisogna mettersi insieme. Il fine delle Società di mutuo soccorso è lo stesso e, in termini evangelici, richiama la parabola del buon samaritano che si ferma e si prende cura dell’altro». Si è poi complimentato con il Ctp8 per quello che fa per il paese, «la cittadinanza attiva è importante, bisogna interessarsi del proprio territorio ed essere positivi e propositivi. Fondamentali sono anche i momenti di aggregazione, che permettono di stare insieme e crescere come comunità». Ha quindi ringraziato le associazioni e i cittadini per il loro impegno e li ha affidati alla Madonna, recitando con loro un’Ave Maria.
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