Festa del mare, Mons. Angelo Spina: «Facciamo salire Gesù sulla barca della nostra vita»

Con la Santa Messa celebrata nella Cattedrale di San Ciriaco, questa mattina alle 9, è iniziata la seconda giornata della festa del mare, organizzata dall’Associazione Stella Maris. Le Autorità hanno partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Angelo Spina, che ha invitato i fedeli a «far salire Gesù sulla barca della vita», ha ringraziato il Signore per il dono del mare e ha rivolto un pensiero ai pescatori, ai marittimi, e a coloro che purtroppo hanno perso la vita in mare.

Durante l’omelia l’Arcivescovo ha ricordato le parole di un anziano ed esperto pescatore: “Se vuoi parlare del mare, guarda gli occhi di un marinaio, di un pescatore”. «Quando si guardano i volti delle persone – ha detto Mons. Angelo Spina – allora tutto si illumina. Oggi sono tante le difficoltà che incontrano i pescatori, coloro che vivono il mare e vivono di mare, che lamentano la fatica e il disagio economico a cui si aggiungono dei provvedimenti legislativi e una burocrazia che ritengono penalizzanti.

Nella visita pastorale che ho fatto nella parrocchia del Crocifisso ad Ancona, un paio di mesi fa, ho avuto modo di incontrare i pescatori e le loro mogli, quanto supporto danno le donne, per lunghi giorni restano sole a casa e aspettano con speranza i loro mariti che tornano dalla pesca. Quanta ricchezza di umanità, quanta collaborazione tra loro, con tanti giovani che si dedicano alla pesca. Quanto desiderio di liberare il mare dall’inquinamento, soprattutto dalla plastica, con la richiesta di attrezzare nel nostro porto un’area per poter depositare i tanti rifiuti di plastica raccolti in mare nelle loro reti. Ci ha ricordato Papa Francesco nella trasmissione televisiva Che tempo che fa: “Buttare via la plastica al mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.

L’Arcivescovo ha rivolto un pensiero anche ai marittimi, che «con il loro lavoro sulle navi trasportano merci in tutto il mondo, in modo spesso invisibile rendono possibile la nostra quotidianità e sostengono l’economia». Inoltre ha ringraziato «quanti vigilano con perizia e professionalità per affermare la chiara legalità» e ha chiesto di «non dimenticare il dramma delle migrazioni. Non abituiamoci a considerare i naufragi come fatti di cronaca e i morti in mare come cifre: no, sono nomi e cognomi, sono volti e storie, sono vite spezzare e sogni infranti».

Infine l’augurio affinché «Ancona, porta d’Oriente e via della pace, sappia essere sempre più città viva e accogliente. Chiediamo al Signore che ci renda operatori di pace, perché ciascuno nel suo ambito promuova una ecologia integrale. Camminiamo insieme per perseguire il sogno di Dio per tutti noi che ci vuole vivi e gioiosi nella fratellanza umana e nell’armonia del creato. Custodiamo il nostro mare». L’Arcivescovo ha quindi invitato tutti a far salire Gesù nella barca della vita: «Dio non vuole una nave da crociera, gli basta una povera barca sgangherata, purché lo accogliamo. Se ospitiamo il Signore sulla nostra barca, possiamo prendere il largo. Con Gesù si naviga nel mare della vita senza paura, senza cedere alla delusione quando non si pesca nulla e senza arrendersi al “non c’è più niente da fare”. La festa che celebriamo non è una festa festaiola di numeri e di spettacoli, ma un grazie al Signore per tutti i doni e in modo particolare per quello del mare, per dire grazie a quanti operano fattivamente per il bene comune, a quanti si prendono cura e delle persone, per convertirci ad una sana ecologia del cuore».

Durante l’offertorio, un pescatore ha portato all’altare un cesto pieno di pesci, dopodiché la festa del mare è continuata al porto antico con il corteo delle barche. A bordo del rimorchiatore Elisabetta, seguito da decine di imbarcazioni, Mons. Angelo Spina e il cappellano del porto don Dino Cecconi hanno animato un momento di preghiera invocando la Madonna “Stella Maris”. Don Dino ha ricordato che «il corpo del patrono San Ciriaco è giunto ad Ancona via mare, così come il quadro della Madonna Regina di tutti i santi, custodita nel duomo di Ancona, e il Crocifisso che si trova nella chiesa di Numana. Inoltre San Francesco partì dal porto dorico per la Terra Santa. Il mare è una via di incontro con gli altri e con se stessi. Il mare è vita e Maria è colei che protegge la vita».

L’Arcivescovo ha anche ricordato tutti coloro che purtroppo hanno perso la vita in mare e, insieme al sindaco Daniele Silvetti e al presidente dell’associazione Stella Maris Mattia Pignataro, ha lanciato la corona d’alloro nel bacino dello scalo. Il lancio è stato accompagnato dal suono delle sirene delle barche. Mons. Angelo Spina ha poi benedetto i presenti e le imbarcazioni con la statua della Madonna e ha invitato tutti ad invocare Maria, la stella del mare.

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