Festa del mare: Santa Messa e processione delle barche

«Oggi diciamo grazie al Signore per il dono del mare. Custodiamolo. Siamo chiamati a prenderci cura del creato e ad essere operatori di pace. Camminiamo insieme per perseguire il sogno di Dio per tutti noi che ci vuole vivi e gioiosi nella fratellanza umana e nell’armonia del creato. La pace non è un concetto astratto, ma una via fatta di gesti umili e quotidiani, che richiedono pazienza e coraggio». Questo l’invito di Mons. Angelo Spina, durante la Santa Messa celebrata domenica 7 settembre nella Cattedrale di San Ciriaco in occasione della festa del mare. Dopo aver salutato le Autorità civili e militari e quanti svolgono sul mare le loro attività, l’Arcivescovo ha ricordato che quest’anno ricorrono gli ottocento anni dalla composizione del Cantico delle Creature di San Francesco. Nel Cantico il santo parla dell’acqua: “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile e pretiosa et casta”.

«Questa lode apre il cuore a guardare il nostro mare con ammirazione, – ha detto l’Arcivescovo – come un dono di Dio e a prendercene cura. Oggi diciamo grazie al Signore per il dono del mare. Ancona, porta d’Oriente e via della pace sappia essere sempre più città viva e accogliente. Chiediamo al Signore che ci renda operatori di pace, perché ciascuno nel suo ambito promuova una ecologia integrale. Se un antico detto diceva: “Se vuoi la pace prepara la guerra”, noi dobbiamo gridare: “Se vuoi la pace, prepara la pace”. L’uomo non è “lupo per l’altro uomo”, ma “l’uomo è un fratello per un altro uomo”. L’altro è sempre un fratello e mai un nemico. La pace è una realtà disarmata e disarmante, umile e perseverante, che parte dall’azione di ciascuno, come ci ha ricordato Papa Leone. Siamo chiamati tutti a prenderci cura del creato, a non aggredirlo con violenza, ma a custodirlo, a farne uso e non abuso. Custodiamo il nostro mare».

Mons. Angelo Spina ha ringraziato anche coloro che si prendono cura del mare e lavorano sul mare, i pescatori, i marinai, la Capitaneria di porto, l’Autorità di Sistema portuale, le forze dell’ordine, gli operai dei cantieri navali, gli operatori dei cantieri e dei servizi del porto, l’Associazione Stella Maris, e don Dino Cecconi, direttore dell’Ufficio della pastorale del mare. Durante l’offertorio Franco, pescatore di Portonovo, ha portato all’altare un cesto pieno di pesci, dopodiché la festa del mare nel pomeriggio è continuata al porto antico con il corteo delle barche, organizzato dall’Associazione Stella Maris.

Alle 17.30 Mons. Angelo Spina è entrato nella cappellina del porto e ha preso la statua della Madonna “Stella Maris” che è stata portata in processione fino al rimorchiatore Elisabetta. I fedeli e le Autorità, tra cui il Sindaco Daniele Silvetti, il Comandante della Capitaneria di Porto di Ancona, Ammiraglio Ispettore Vincenzo Vitale, e il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo, hanno seguito in preghiera la statua della Madonna. A bordo, poi, don Dino Cecconi ha animato un momento di preghiera e ha ricordato il tema di quest’anno della festa del mare: “Ancona in un mare di speranza”. Ha sottolineato che «nella città ci sono tante cose positive che generano speranza, dal lavoro all’accoglienza, dall’università all’assistenza. È vero che ci sono tanti giovani che lasciano le Marche, ma ad Ancona ci sono anche tanti ragazzi che studiano per prepararsi al futuro. Altri giovani si stanno impegnando per diventare pescatori. Il mare è un bene comune ed è responsabilità di tutti custodirlo. L’augurio è che questa città continui a generare speranza, come ci invita l’anno giubilare “Pellegrini di speranza”».

L’Arcivescovo ha anche ricordato tutti coloro che purtroppo hanno perso la vita in mare e, insieme al sindaco Daniele Silvetti, ha lanciato la corona d’alloro nel bacino dello scalo. Il lancio è stato accompagnato dal suono delle sirene delle tante barche presenti. Mons. Angelo Spina ha poi benedetto i presenti e le imbarcazioni con la statua della Madonna e ha invitato tutti adinvocare Maria, la stella del mare.

L’omelia integrale di Mons. Angelo Spina: Omelia festa del mare 2025

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