Questa mattina, lunedì 20 ottobre 2025, il Signore ha chiamato a sé il Cardinale Edoardo Menichelli, Arcivescovo emerito di Ancona-Osimo. Nato il 14 ottobre 1939 nella frazione di Serripola di San Severino Marche (MC), fu ordinato presbitero il 3 luglio 1965 ed eletto alla Sede Arcivescovile di Chieti – Vasto il 10 giugno 1994. Ordinato Vescovo il 9 luglio 1994, fu trasferito ad Ancona – Osimo l’8 gennaio 2004. Nel Concistoro del 14 febbraio 2015 fu creato Cardinale da Papa Francesco e divenne emerito il 14 luglio 2017.
«Ho appreso con grande dolore che il nostro Cardinale Edoardo Menichelli è tornato alla Casa del Padre – dichiara S. E. Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo – mi unisce a lui una lunga amicizia e una profonda stima per la luminosa testimonianza di pastore che ha offerto all’Arcidiocesi di Ancona-Osimo. La sua morte lascia un vuoto incolmabile. Eleviamo al buon Dio, ricco di misericordia, la nostra preghiera perché accolga la sua bella anima in paradiso».
Il rito esequiale avrà luogo mercoledì 22 ottobre, alle ore 10, nel Santuario Madonna dei Lumi a San Severino Marche e sarà presieduto da S. E. Mons. Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e Vescovo di Macerata. Al termine delle esequie, il feretro sarà accompagnato ad Ancona e, secondo le disposizioni testamentarie del Cardinale, verrà tumulato nella Cattedrale di San Ciriaco. La camera ardente è allestita presso il Santuario Madonna dei Lumi e resterà aperta dalle 17.00 alle 24.00 di oggi (20 ottobre) e dalle 8.00 alle 20.00 di domani (21 ottobre).
NOTA BIOGRAFICA
Il Cardinale Edoardo Menichelli nacque a Serripola di San Severino Marche (MC) il 14 ottobre 1939. All’età di 11 anni, il 31 dicembre del 1950 perse la madre e l’anno successivo il 24 dicembre del 1951 perse il padre. Con le due sorelle Anna e Mariella crebbe nella casa del nonno materno fino al 1954, anno in cui entrò nel seminario di San Severino Marche. Qui frequentò le classi medie e ginnasiali, continuando poi gli studi presso il Seminario Regionale di Fano fino all’ordinazione sacerdotale avvenuta il 3 luglio 1965 nella Cattedrale di Sant’Agostino di San Severino Marche da parte del Vescovo Ferdinando Longinotti.
Divenuto sacerdote, frequentò la Pontificia Università Lateranense a Roma, dove conseguì la licenza in teologia pastorale. Mons. Langinotti lo nominò viceparroco nella parrocchia di San Giuseppe, sempre a San Severino Marche, dove rimase per tre anni a fianco di don Alberico Palmucci. In questi tre anni, don Edoardo si circondò di molti giovani settempedani e riuscì a coinvolgerli attivamente nelle attività pastorali. Allo stesso tempo ebbe l’incarico di professore di religione cattolica all’Istituto Professionale Femminile “Ercole Rosa” di San Severino Marche. Nel luglio del 1968 l’Arcivescovo Bruno Frattegiani gli comunicò che era stato chiamato al servizio della S. Sede presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica dove restò fino al 1991. Nel 1970 fu assistente spirituale del gruppo “Roma 71” dei lupetti (scout). Dal 1992 al 1994 lavorò presso la Congregazione per le Chiese Orientali come ufficiale della segreteria, ricoprendo la carica di Segretario particolare del Prefetto della medesima congregazione, il cardinale Achille Silvestrini.
Nel periodo della sua residenza a Roma fu collaboratore presso la parrocchia dei SS. Cuori di Gesù e Maria in piazza Vescovio e cappellano nella clinica di Villa Mafalda. Inoltre collaborò all’Ufficio di consiglio familiare della Facoltà di Medicina presso il Policlinico Agostino Gemelli e fu cappellano della stessa clinica. Prese parte attiva al Sinodo della diocesi di Roma del 1993.
Il 10 giugno 1994 Papa Giovanni Paolo II lo nominò Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto. Ricevette la consacrazione episcopale il 9 luglio successivo, presso la Basilica liberiana di Santa Maria Maggiore a Roma, per mano dal cardinale Achille Silvestrini, assistito da Monsignor Antonio Valentini, Arcivescovo emerito di Chieti-Vasto, e da Monsignor Piergiorgio Silvano Nesti, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche. Come suo motto episcopale scelse “Sub lumine Matris”, che tradotto vuol dire “Sotto la luce della Madre”. Trascorse quasi dieci anni nell’Arcidiocesi abruzzese riformando gli aspetti economico-amministrativi e rilanciando sotto molti profili la vita pastorale.
L’8 gennaio 2004 Papa Wojtyła lo trasferì alla Sede Metropolitana di Ancona-Osimo, della quale prese solennemente possesso il successivo 7 marzo. Curò anche il XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona, concluso da Papa Benedetto XVI l’11 settembre 2011. Papa Francesco lo nominò membro della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia tenutasi in Vaticano nell’ottobre del 2014, dove fu relatore del circolo minore italiano “A”. All’interno della Conferenza Episcopale Italiana fu segretario della Commissione episcopale per la famiglia, mentre nella Conferenza Episcopale Marchigiana fu presidente e delegato per la famiglia, per l’ecumenismo e il dialogo e per la pastorale del tempo libero, turismo e sport. Fu anche assistente ecclesiastico nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani e consulente ecclesiastico regionale dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti).
Il 4 gennaio 2015, dopo l’Angelus domenicale, Papa Francesco annunciò la sua intenzione di crearlo Cardinale nel concistoro che si svolse presso la Basilica di San Pietro il successivo 14 febbraio, in cui gli furono conferiti l’anello, la berretta cardinalizia e il titolo cardinalizio dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, istituito nello stesso concistoro. Prese possesso della Chiesa dei Sacri Cuori di Gesù e Maria il 12 giugno dell’anno medesimo. Il successivo 13 aprile fu nominato membro della Congregazione per le Chiese Orientali e del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari.
Dal 4 al 25 ottobre 2015 partecipò, per diretta nomina pontificia, alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si tenne nella Città del Vaticano, svolgendo il ruolo di moderatore del circolo minore “B” di lingua italiana.
Il 14 luglio 2017 Papa Francesco accolse la sua rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo per raggiunti limiti di età. Il primo aprile 2019 fu nominato consulente ecclesiastico del Centro italiano femminile. Lasciò l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo il 1° ottobre 2017, dopo aver donato alla diocesi una statua di S. Giovanni Paolo II collocata nelle adiacenze della Cattedrale. Concludendo il filmato che tutte le Associazioni Laicali gli dedicarono, proiettandolo a Colle Ameno, così salutava: «Il mio augurio è che ognuno di voi possa essere, per la Chiesa, ubbidienza viva allo Spirito che santifica, che sostiene e che invia ad annunciare la parola del Signore. Buon lavoro». Nel 2017 scelse di abitare in due locali all’interno del Convento delle Suore Missionarie dell’Amore di Cristo – SMAC nel Santuario della Madonna dei Lumi, a cui era particolarmente devoto tanto che nel momento di scegliere le componenti del suo stemma episcopale vi inserì la torre del Santuario.
MINISTERO PASTORALE
Il Cardinal Menichelli, nelle due diocesi mostrò una particolare attenzione ai poveri. A Chieti realizzò “La Mater Populi Teatini” per offrire un luogo di ristoro e di alloggio ai poveri, e le mense per i poveri a Chieti e a Vasto. Riceveva i poveri cercando di alleviare con offerte il loro disagio e la loro povertà e così fece anche ad Ancona dove promosse la Mensa del Beato Gabriele Ferretti.
Nelle due diocesi sviluppò una pastorale familiare per rendere stabile il vincolo coniugale e consentire alle giovani coppie di vivere in serenità il loro rapporto e superare le difficoltà della vita coniugale. Una attenzione particolare la rivolse alle persone che vissero il dolore di un amore ferito. Per loro costituì, presso l’ex Seminario di Osimo, l’Achor: un luogo di ascolto e accoglienza dove, attraverso incontri mensili e sotto la direzione spirituale di un sacerdote, ci si riuniva per pregare, dialogare e confrontarsi.
Sin dalla sua prima esperienza pastorale a San Severino Marche ebbe a cuore i giovani. Iniziò qui a coinvolgerli in incontri e dibattiti, in uscite sui monti e nelle prime esperienze dei campi scuola. Questa sua particolare attenzione lo fece essere punto di riferimento per tanti giovani, apprezzate le sue catechesi alle Giornate Mondiali della Gioventù. Il suo motivo conduttore stabile è sempre stato: «I giovani non sono una categoria da studiare, ma un popolo da amare, così come li ama Dio».
Devoto alla Madonna, tanto da scegliere la torre del Santuario della Madonna dei Lumi della sua città natale tra gli elementi del suo stemma episcopale, a Chieti propose e organizzò ogni anno il pellegrinaggio da Pollutri alla Madonna dei Miracoli, e ad Ancona propose e guidò ogni anno il pellegrinaggio Crocette – Loreto, che custodisce la Santa Casa di Nazareth.
Con i sacerdoti ebbe un rapporto paterno: li ascoltava, li incoraggiava, condivideva le loro difficoltà e li aiutava ad affrontare i problemi che fanno parte della vita di ogni comunità parrocchiale. Per invitare i fedeli all’amore per Gesù nell’Eucarestia istituì a Chieti l’infiorata rendendone più bella la processione del Corpus Domini e ad Ancona continuò questa tradizione rendendo Corso Garibaldi un giardino, ogni anno in occasione della precessione del Corpus Domini.
Nell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo propose e realizzò molte innovazioni pastorali. Da poco giunto ad Ancona, nel dicembre del 2004, l’Arcivescovo Edoardo diede vita a un incontro annuale con gli uomini e le donne delle istituzioni, della politica, del sindacato, delle imprese e delle associazioni professionali e sociali, che si tenne ogni anno e fu sempre più apprezzato, registrando una partecipazione in costante crescita. Lavorò senza sosta e con grande competenza e passione per l’organizzazione e la celebrazione del XXV Congresso Eucaristico, che si concluse con la Santa Messa celebrata da Papa Benedetto XVI. Di quel momento restò per Ancona una grande eredità: la ripresa dei cantieri navali, allora in forte crisi.
Altre iniziative pastorali:
– Convegno diocesano con l’invito ad Ancona di personalità di prestigio come Paola Bignardi, il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Mons. Fisichella;
– Pellegrinaggio in Terra Santa, appuntamento annuale;
– Rispetto e interesse per il mondo dell’informazione: insieme all’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali e al quindicinale diocesano Presenza inventò la festa itinerante di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti;
– “Le giornate dell’anima”, momenti di approfondimento con incontri e dibattiti organizzati nei giorni precedenti e successivi alla festa del santo Patrono Ciriaco, evitando che essa fosse solo legata alla tradizionale “Fiera”.




