Visita pastorale a Polverigi: processione con la Madonna del Rosario e incontro con le associazioni sportive

Con la Santa Messa e la processione con la statua della Madonna del Rosario nelle vie di Polverigi è iniziata la visita pastorale dell’Arcivescovo nella parrocchia S. Antonino Martire. Accolto con gioia dal parroco don Giuseppe Luigi Rella e da don Bruno Pierini, dalla comunità parrocchiale e dai ragazzi del catechismo che si stanno preparando a ricevere il sacramento della cresima, Mons. Angelo Spina ha presieduto la celebrazione eucaristica e ha invocato la Madonna per chiedere il dono della pace nel mondo.

Il 13 ottobre di ogni anno, infatti, la parrocchia di Polverigi organizza una processione con la statua della Madonna, nell’anniversario dell’ultima apparizione a Fatima. Una devozione che ha una lunga tradizione, iniziata il 13 ottobre di circa 70 anni fa, quando l’allora parroco don Cesare Caimmi accolse la statua pellegrina della Beata Vergine di Fatima che visitò proprio la parrocchia di Polverigi. Da allora ogni anno i fedeli partecipano alla processione nel centro del paese e chiedono l’intercessione della Madonna. Quest’anno la ricorrenza ha coinciso con l’inizio della visita pastorale e l’Arcivescovo ha invitato i presenti a pregare la Madonna per il dono della pace nel mondo. Insieme ai fedeli, ai giovani e ai bambini del catechismo, ha pregato il rosario per la pace nelle vie di Polverigi, accompagnato da alcune meditazioni di Papa Leone XIV.

È stato un bel momento di preghiera, preceduto dalla celebrazione eucaristica. Appena arrivato a Polverigi, l’Arcivescovo ha infatti spiegato il significato della visita pastorale e ha presieduto la Santa Messa. Dopo il tradizionale rito di accoglienza, con il bacio del Crocifisso, l’aspersione dei fedeli con l’acqua benedetta e l’adorazione silenziosa davanti al Tabernacolo, Mons. Angelo Spina ha ricordato che «il centro della visita pastorale è Gesù. Lui è il buon pastore come recita il salmo 23. Il Vescovo è il successore gli apostoli e ha questi compiti: evangelizzare, santificare e confermare nella fede. In questi giorni pregheremo insieme e incontrerò tante persone, i ragazzi nelle scuole, i malati, i gruppi parrocchiali».

«Sono certo che questa visita porterà frutti di grazia nella nostra parrocchia», ha detto il parroco don Giuseppe che ha presentato la comunità. «I confini della parrocchia coincidono con quelli del comune – ha detto – e la popolazione è abbastanza giovane. Il comune, al primo gennaio 2025, conta 4581 abitanti e un’età media di 44,1 anni, valore inferiore sia all’età media della provincia di Ancona, sia a quella della regione Marche (per entrambe 47,18 anni)». Don Giuseppe ha poi ricordato il vecchio parroco, don Tarcisio Pettinari, che ha guidato la parrocchia di Polverigi dal 1972 al 2022. «Io ho raccolto la sua eredità il 17 luglio 2022 – ha raccontato – e ringrazio Dio per tutte le persone di buona volontà che mi hanno dato, e continuano a darmi, una grossa mano, in particolare don Bruno il cui aiuto è veramente prezioso. Ho incontrato collaboratori molto volenterosi e disponibili, ma anche qualche divisione all’interno della comunità. Sto lavorando perché cresca la comunione e, per coinvolgere i giovani, stiamo cercando di organizzare per l’estate prossima un campo scuola interparrocchiale con le parrocchie di Sappanico, Montesicuro, Gallignano e Casine di Paterno. Ci sono altri ambiti di collaborazione nella zona pastorale: ad esempio sono diversi anni che un gruppetto di famiglie collabora nella formazione dei futuri sposi, i capi e i ragazzi scout dell’Agugliano 1 sono provenienti soprattutto dalle parrocchie di Agugliano e Polverigi e io sono il loro assistente ecclesiastico. Inoltre negli ultimi mesi è iniziata anche una collaborazione molto fruttuosa come Caritas interparrocchiale di Agugliano e Polverigi».

Mons. Angelo Spina ha ringraziato i fedeli per la loro presenza numerosa e, durante la celebrazione eucaristica, ha fatto la prima catechesi sul Credo e ha sottolineato che «la fede dobbiamo nutrirla tutti i giorni. La fede cresce ascoltando la parola di Dio e con l’Eucaristia». È seguita la cena con il gruppo “Donne sul filo di lana”, formato da un gruppo di signore di Polverigi abili nei lavori a maglia e all’uncinetto. Le signore che, si riuniscono settimanalmente nei locali della parrocchia, dal 2019 hanno realizzato diversi manufatti che hanno mostrato a Mons. Angelo Spina, tra cui una Natività e la riproduzione del paese di Polverigi, e gli hanno fatto un regalo. In occasione della visita pastorale hanno riprodotto lo stemma dell’Arcivescovo con stoffe e ricami. 

Subito dopo la cena, c’è stato uno dei primi incontri, con i membri del consiglio pastorale che si sono presentati e hanno raccontato cosa fanno all’interno della parrocchia. Un volontario della Caritas ha parlato della collaborazione con i volontari di Agugliano e di come stanno aiutando le persone in difficoltà, ad esempio con la raccolta di generi alimentari in un baule in fondo alla chiesa. L’Arcivescovo ha sottolineato che «tutti i battezzati sono chiamati ad annunciare il Vangelo e ad evangelizzare. Non solo il Vescovo e il parroco. Il consiglio pastorale deve interrogarsi su come stare vicino ed evangelizzare le famiglie, i giovani, gli anziani». Ha poi parlato «dell’importanza dell’ascolto di Dio», ha invitato i fedeli «a trovare il tempo per la lectio divina» e ha ricordato che «la celebrazione liturgica va ben preparata, non improvvisata».

In questi giorni l’Arcivescovo ha  visitato anche alcune aziende, ha incontrato l’Amministrazione comunale e le associazioni laiche di volontariato, il consiglio per gli affari economici, gli alunni delle scuole dell’infanzia Farfallegre e Colorella e della scuola secondaria di primo grado G. Spontini, i catechisti. Tra gli incontri della settimana, anche quello con le associazioni sportive. L’Arcivescovo e don Giuseppe sono stati accolti nella Cittadella sportiva del paese dall’assessore allo Sport Francesco Paolucci, dai dirigenti delle associazioni e dai ragazzi. L’assessore ha presentato le nove associazioni sportive di Polverigi e ha sottolineato che «lo sport è un veicolo sociale, insegna l’educazione e il rispetto verso i compagni di squadra e gli avversari». Dopo un momento di gioco con un bambino, durante il quale l’Arcivescovo ha lanciato la palla e provato qualche tiro a basket, Mons. Angelo Spina ha sottolineato che «lo sport è gioco, divertimento e gioia. Lo sport fa bene alla salute, alla mente e al cuore. Aiuta a costruire amicizie e insegna a prendersi cura degli altri. Nel gioco vince la squadra, non il singolo. Bisogna imparare ad essere sportivi, nello sport non ci sono nemici. Bisogna sempre rispettare le regole e avere rispetto degli avversari». Inoltre ha affrontato il tema del bullismo: «Non potete ferire un vostro amico bullizzandolo. Dovete prendere sempre le difese dei più deboli. Se qualcuno viene preso in giro, dovete schierarvi dalla sua parte e dirgli: “Non sei solo nella squadra, noi facciamo squadra con te”».

L’Arcivescovo ha poi risposto alle domande dei giovani, che gli hanno chiesto quali sport ha praticato e perché ha deciso di diventare sacerdote. Infine gli sono stati regalati una t-shirt, un paio di calzini e una sciarpa dall’Asd PB 1992 Polverigi-Camerata, una maglia dall’Asd Polverigi calcio, una maglia e il gagliardetto dalla Tris Volley Polverigi.

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