Veglia di Avvento con i giovani: alla scoperta del sogno di Dio

«Tu cosa sogni?». È questa la domanda che ha accompagnato i giovani, durante la Veglia di Avvento, vissuta venerdì 2 dicembre nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. Partendo dai propri desideri, sono stati invitati a scoprire il grande sogno di Dio per la loro vita, riflettendo sulla figura di Giuseppe che «si destò dal sonno e fece come gli aveva ordinato l’angelo» (Mt 1,24). Come Giuseppe si fidò delle parole dell’angelo e accolse la sorpresa di Dio, i ragazzi hanno pregato e si sono messi in ascolto davanti al Santissimo Sacramento, per capire il Suo progetto d’amore per la loro vita.

Nella prima parte della veglia, dopo aver letto il Vangelo di Matteo sulla nascita di Gesù (Mt 1,18-24), in cui Giuseppe pensa cosa fare dopo aver saputo che Maria è incinta, i giovani sono stati invitati a interrogarsi su cosa stanno ragionando in questo momento della loro vita e a domandarsi qual è il loro sogno. Su un post-it hanno così scritto i loro desideri, aiutati dalle parole ascoltate e dalle immagini proiettate che parlavano dell’importanza di sognare. «Mentre Giuseppe pensa cosa fare – ha detto l’Arcivescovo Angelo Spina – e decide nel suo cuore di andarsene e di prendersi la colpa, in sogno un angelo gli dice di non avere paura di prendere con sé Maria come sua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. Dopo quel sogno in cui Dio gli parla, Giuseppe si fida e sposa Maria. Ecco la fede di un giovane che si fida e accoglie la sorpresa di Dio nella sua vita».

Mons. Angelo Spina ha anche spiegato che il nome Giuseppe, tradotto dall’ebraico, significa «Dio aggiunge. Giuseppe aveva alcuni desideri per la sua vita, belli e buoni, ma arriva Dio e aggiunge cose grandi che renderanno la sua vita piena e meravigliosa. Lui aveva desideri umani, con un orizzonte debole. Dio lo porta più lontano e lo chiama a prendersi cura con tenerezza e a custodire il figlio di Dio e Maria. Ai vostri sogni e desideri, Dio aggiungerà qualcosa che vi sorprenderà nella vita, ma c’è bisogno del vostro , come Maria ha detto il suo Eccomi, e di una fede forte e profonda, come quella di Giuseppe che, dopo aver sognato, subito prese con sé Maria e accolse il progetto di Dio». Facendo riferimento a questo tempo di Avvento, in attesa del Natale, li ha invitati a viverlo come «tempo di speranza, in cui i giovani sono chiamati proprio a non lasciarsi rubare la speranza. Il Natale è la festa della luce e dell’amore. Se Gesù è nel nostro cuore, vedremo le persone in modo nuovo, non le allontaneremo o scarteremo, ma le accoglieremo e costruiremo un mondo di pace e amore. Sogniamo con Dio e diciamogli il nostro sì».

Nella seconda parte della veglia, c’è stata l’adorazione eucaristica e don Alessio Orazi, direttore della Pastorale giovanile, ha invitato i giovani a stare in silenzio davanti a Gesù e a mettersi in ascolto per scoprire il sogno di Dio per la loro vita. Aiutati dai canti, i ragazzi hanno pregato e fatto spazio a Dio, per capire ciò che Lui desidera per loro. Come recita il canto “Come tu mi vuoi, io sarò. Dove tu mi vuoi, io andrò. Questa vita io voglio donarla a te, per dar gloria al tuo nome mio Re”, i giovani si sono resi disponibili ad accogliere le sorprese di Dio, il Suo grande sogno d’amore. Al termine della veglia, c’è stata la benedizione eucaristica e, come ultimo gesto, l’Arcivescovo e don Alessio hanno consegnato ai ragazzi un segnalibro con il decalogo del SognatoRealista.

1 – Prendi sempre seriamente i tuoi sogni (se riconosci che non sono «di plastica») e
“agganciali” a Dio attraverso una semplice preghiera di affidamento.

2 – Cerca qualcuno con cui confrontarti e con cui condividere i tuoi sogni.

3 – Mettiti sulle orme di chi, seguendo i propri sogni, ha incominciato a realizzare gesti di
solidarietà, di giustizia e di fraternità.

4 – Tenendo presente il tuo sogno, cerca un impegno realistico da portare avanti (ricordati
che è sempre possibile inventare qualcosa di nuovo).

5 – Non voler «strafare»: rischi, dopo un po’, di rimanere senza energie e mollare tutto…

6 – Quando ti trovi in difficoltà prenditi un po’ di tempo per riflettere: cerca di rimettere «a
fuoco» il tuo sogno e le ragioni del tuo impegno.
(ricorda da dove è partito e la Sorgente che lo alimenta)

7 – Tieni gli occhi ben aperti per cogliere tutti i segni di bene e di novità che ci sono intorno
a te.

8 – Accetta la fatica dei momenti «di stanca», tuoi e di chi è vicino a te.

9 – Se ti sembra che quello che stai facendo sia giusto, ma non ha nessun risultato, abbi la
pazienza di attendere…

10 – Se vedi che quello che stai facendo sta portando buoni frutti, non adagiarti ma gioisci
nel tuo cuore e ringrazia il Signore.

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