Festa di San Francesco di Sales: l’Arcivescovo ha visitato la redazione del quotidiano “Il Resto del Carlino”

In occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione, martedì 24 gennaio Mons. Angelo Spina ha visitato la redazione del quotidiano “Il Resto del Carlino” di Ancona. Accolto dal caporedattore Andrea Brusa e dai giornalisti Alfredo Quarta e Claudio Desideri, è stato accompagnato dal direttore di Presenza Marino Cesaroni, dall’addetta stampa dell’Arcidiocesi Micol Sara Misiti e dall’operatore video Danilo Mastrogiacomo. Dopo lo stop degli ultimi anni a causa del covid, quest’anno l’Arcivescovo ha ripreso gli incontri con i giornalisti, in occasione della festa del loro patrono.

In un clima sereno e cordiale, Mons. Angelo Spina ha ricordato il tema scelto da Papa Francesco per la 57esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: ”Parlare col cuore, Veritatem facientes in caritate” (Ef 4,15) (Operare secondo la verità nella carità). «Bisogna dire la verità con carità, – ha sottolineato – utilizzando il dono della comunicazione come un ponte e non come un muro. Oggi, nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo, è quanto mai necessario l’affermarsi di una comunicazione non ostile. Una comunicazione aperta al dialogo con l’altro, che favorisca un “disarmo integrale”, che si adoperi a smontare “la psicosi bellica” che si annida nei nostri cuori. È uno sforzo che è richiesto a tutti, ma in particolare agli operatori della comunicazione chiamati a svolgere la propria professione come una missione per costruire un futuro più giusto, più fraterno, più umano». San Francesco di Sales, grande comunicatore, con la sua saggezza e sapienza aveva colto il meglio di come comunicare, ai toni polemici e aspri aveva saputo trovare la via nuova del dialogo e della dolcezza seguendo la massima: «Se sbaglio, voglio farlo per troppa bontà piuttosto che per troppo rigore».

Durante l’incontro si è anche parlato degli ultimi eventi che hanno riguardato l’Arcidiocesi, come la riapertura della chiesa di San Biagio e i lavori eseguiti nella Cattedrale di San Ciriaco, e l’Arcivescovo ha approfondito il ruolo della comunicazione oggi, facendo riferimento ai social media e all’importanza della carta stampata. Inoltre, durante la visita, sono stati ricordati i tre verbi che, secondo Papa Francesco, possono caratterizzare il buon giornalismo: ascoltare, approfondire, raccontare. «È quello che cerchiamo di fare ogni giorno – ha detto Andrea Brusa – puntando sulla qualità della notizia. Non credo che oggi la quantità sia la chiave per arrivare maggiormente alle persone. I cittadini ci chiedono un’informazione di qualità e noi ci mettiamo sempre il cuore e il nostro impegno». L’Arcivescovo, facendo riferimento alla guerra, ha sottolineato che spesso le parole possono ferire e creare scontri, e ha parlato dell’importanza di una comunicazione che favorisca la pace e il dialogo. «Non mi piace un giornale forzatamente urlato, che debba trovare negatività a tutti i costi, con risse verbali, – ha sottolineato il caporedattore – preferisco approfondire e trovare storie che siano buone notizie, perché anche quelle buone non dimentichiamocelo sono notizie».

Prima dei saluti, Andrea Brusa ha donato all’Arcivescovo un carlino d’oro, una moneta, e ha raccontato la storia del nome del giornale. Nel 1885 a Firenze circolava un giornale di nome “Il Resto al Sigaro”, venduto nelle tabaccherie al prezzo di 2 centesimi. Costando un sigaro 8 centesimi, era facile per gli esercenti collegare la vendita dei due prodotti. Doppio affare in un colpo solo. Un gruppo di amici bolognesi decise di esportare l’idea a Bologna e chiamarono il giornale “Il Resto ….del Carlino”. Il Carlino era stata una moneta dello stato Pontificio coniata dal XIII secolo al 1796, quindi alla fine dell’Ottocento non era più in circolazione da tempo. Con l’unità d’Italia e la nuova monetazione imperniata sulla lira, la moneta da 10 centesimi di lire continuava comunque, nell’uso popolare, ad essere chiamata “carlino”. I puntini di sospensione erano ironici: a Bologna “dare il resto del carlino” significava “regolare i conti”. Mons. Angelo Spina ha invece donato alla redazione la Lettera apostolica di Papa Francesco “Totus amoris est” (Tutto appartiene all’amore), scritta nel IV centenario della morte di San Francesco di Sales.

Pubblichiamo il messaggio dell’Arcivescovo Angelo Spina ai giornalisti e agli operatori della comunicazione: San Francesco di Sales – 24 gennaio 2023

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