2015/06/04: PROCESSIONE CORPUS DOMINI Benedizione Eucaristica

Arcivescovo Edoardo Menichelli

Arcivescovo Edoardo Menichelli


Preghiera di S. Em. Cardinale Arcivescovo Edoardo Menichelli
Largo SS. Cosma e Damiano – ANCONA
Vorrei condividere con voi come ogni anno la preghiera al Signore Gesù che è l’amore della nostra vita, Colui che ci ha sedotto la vita, e ha donato ad ognuno di noi una chiamata, una vocazione, un compito, ma anche ci ha donato un privilegio, una ricchezza: se stesso.
A conclusione di questo itinerario di preghiera, così significativo e debbo dirvi anche con gratitudine così ben preparato, raccolgo le vostre invocazioni di preghiera e le consegno a Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Figlio di Maria presente qui vicino a noi, nel sacramento della Santa Eucarestia.
La mia preghiera ha la cadenza di alcun verbi evangelici da presentare a Gesù.

Signore Gesù noi crediamo in Te!
Noi conosciamo la storia della fede, della fede dei tuoi discepoli come essa man mano è maturata, per essa è stato necessario il dono dello Spirito, perché i discepoli potessero cogliere pienamente il senso della Tua presenza e soprattutto riconoscerti come salvatore e redentore vero Figlio di Dio.
Noi vorremmo, Signore Gesù, la fede di Tua Madre e ti vorremmo così vivo e così presente perché passiamo davanti a Te o stiamo davanti a Te, con quella sorta di altezzosità della superbia umana che non ci consente di inginocchiarci, che non ci consente come Tuo Padre e nostro Padre disse a Mosè: “Togliti i calzari davanti a Me!” cioè mettiti nella umiltà più profonda.
Noi crediamo in Te presente nella santa Chiesa, in questa Chiesa che non sempre la Tua sposa è bella, perché sappiamo noi tutti che formiamo la Chiesa, di essere peccatori e spesso siamo noi a imbruttire la Tua sposa, per la quale Tu sei morto e risorto, alla quale Tu hai donato la compagnia del Tuo Spirito.
Tuttavia noi crediamo Signore che sei nell’Eucarestia, nella Chiesa, noi crediamo Signore che Tu sei nei poveri, negli abbandonati, in quelli che Papa Francesco ci ha abituato a chiamare “gli scarti”, i risultati di una società che spesso ha come regola solo l’ingiustizia, l’ingiustizia che poi questa società assolve con delle leggi che si fabbrica a proprio comodo.
Noi vogliamo riconoscerTi nei poveri, nei semplici, nei miti, saperti riconoscere e ritrovarti anche nei bambini e nelle persone sole, anziane, malate.
Tu ce lo hai detto, ci esaminerai non su una serie di devozioni che spesso consolano il nostro cuore, ma ci esaminerai se ti abbiamo incontrato, visitato, aiutato, sfamato, e Tu ci giudicherai se non Ti abbiamo riconosciuto e anche scacciato.
Ora vorrei Signore che Tu dessi a noi, adesso, la benedizione che desti ai discepoli nel momento in cui salivi al cielo, promettendo che saresti stato sempre con loro; noi tutti abbiamo bisogno della Tua benedizione.
La benedizione innanzitutto Te la chiedo per me, perché il mio ministero possa essere sempre secondo, nonostante la mia povertà e i miei peccati, come Tu lo vuoi, vissuto con la passione che ha distinto Te in ogni parola, in ogni gesto, dentro una grande obbedienza a Dio Padre e alla Chiesa.
Ti chiedo di benedire me e i sacerdoti che con me servono questa comunità diocesana, li conosci uno per uno, sai anche la loro fatica e conosci anche la loro età.
Dona consolazione e benedizione ad ognuno di essi e soprattutto guarda con amore di predilezione a coloro che possono passare momenti difficili e soprattutto coloro che sono feriti nella carne nella debolezza della malattia.
Guardali con quella tenerezza con la quale Tu educavi, amavi, perdonavi i deboli che, nonostante fossero peccatori, li hai condotti nel cenacolo e non hai richiesto prima l’atto di fede in Te, Tu ti sei affidato a loro!
Benedici i diaconi esempio di carità nella Chiesa, fa che essi siano specchio di una Chiesa serva e non solo di una Chiesa che Ti loda e Ti canta.
Benedici coloro che Tu stai chiamando al ministero sacerdotale, quelli che stanno vivendo l’esperienza del Seminario, infondi loro il coraggio, dì loro la Verità, fa capire che sei Tu a governarli, a condurli, non è la sapienza umana, né le tecniche di una superficiale psicologia.
Fa capire loro che sei Tu, falli innamorare di Te, perché solo se si innamorano di Te essi saranno veramente i tuoi.
Avrei dovuto chiederTi di benedire per primo le famiglie dalle quali tutti noi siamo venuti, Te lo chiedo ora: benedici Signore le famiglie!
Fa che ogni uomo, ogni donna riscopra l’amore quello vero, quello appassionato e non passionale, quello totale e non sentimentale, insomma l’amore che governa e dirige la vita.
Benedicendo le famiglie Ti chiedo: aiutale a capire la misericordia!
Aiuta gli sposi, aiuta coloro che da sposi divengono genitori, padri e madri.
Aiuta i figli a capire la misericordia, spesso sollecitati dalla società che li disturba, vorrebbero essere indipendenti, già capaci di decidere tutto nella vita.
Benedici le famiglie! Suggerisci al cuore e all’orecchio di ognuno che l’amore è veramente la ricchezza della vita e suggerisci anche che là dove l’amore può essere stato ferito esso è ricomponibile, è ridonabile, perché l’amore è misericordia.
L’ultima benedizione Signore Te la chiedo per questa città e per questa diocesi, ma stasera, in particolare, per questa città.
Aiutala sempre di più a trovare una sua identità, a non abbandonare le radici che l’hanno distinta nella storia e, benedicendo la città, benedici tutti coloro che hanno la responsabilità di condurla, di governarla, di renderla degna dell’umano e del divino.
Fa che si abbandonino i litigi, le discordie, le discussioni inutili, le appartenenze stupide, le ideologie che separano, infondi in tutti l’impegno per il bene comune.
Signore Tu sei capace di compiere miracoli, allora il miracolo che io ti chiedo è che la gente tutta possa recuperare la dignità e che questa dignità sia data ad ognuno attraverso un lavoro dignitoso, certo.
Signore muovi tutti coloro che da questo punto di vista hanno precise responsabilità, ma anche coloro che possono dare lavoro e che in questo momento hanno timore di darlo, perché guardano al futuro come se possedessero il futuro proprio.
Signore fai il miracolo dell’apertura del cuore!
Tante altre cose Signore vorrei chiederTi, Tu le conosci e non le esprimo ad alta voce.
Ora un poco di silenzio chiedo a me e a tutte le persone che sono qui davanti a Te per dirTi segretamente ciò di cui ognuno di noi ha più bisogno e Tu per Tua misericordia ascoltaci!
Amen!