Il Card. Menichelli ritorna in Ancona per l’ufficializzazione dei suoi doni al museo

Accolto dall’Arcivescovo Angelo è ritornato in Ancona il Cardinal Menichelli per la presentazione ufficiale delle donazioni fatte al Museo diocesano “Mons. Cesare Recanatini”. Si tratta di alcune croci pettorali e di anelli oltre ad una preziosa edizione della Sacra Scrittura.
Nella stessa cerimonia Francesca Maria Bettini erede della Famiglia Passionei ha donato al museo una preziosa pianeta appartenuta al Cardinale Domenico Silvio Passionei (Fossombrone 1682 – Frascati 1761)
L’introduzione alla breve quanto significativa cerimonia è stata fatta dal direttore del Museo Diocesano don Luca Bottegoni mentre Diego Masala ha fornito le spiegazioni storiche e culturali.
Mons. Spina salutando e ringraziando tutti ha ripetuto al cardinale quanto affermò nella presa di possesso dell’Arcidiocesi: “Questa è casa sua, non ci sono porte”. Poi lo ha ringraziato unitamente alla signora Francesca Maria Bettini per questi doni. Ed ha ringraziato lo staff del museo che li custodisce, assieme ad altri di grande valore.
“Un museo non è solo passato – ha proseguito -, ma memoria e custodisce le radici comuni. Qui si parte dalla memoria di santo Stefano, con uno dei sassi che causarono il suo martirio custodito in questo luogo dopo essere stato per anni nella chiesa di Santa Maria della piazza. Questo è un anno speciale per noi perché saranno 1600 anni dall’arrivo del corpo di san Ciriaco ad Ancona, evento che verrà solennemente ricordato il 4 maggio prossimo. Ed il prossimo anno saranno 800 anni dal passaggio di san Francesco, in procinto di raggiungere l’Egitto. Possiamo proprio dire – ha concluso – che queste coincidenze danno il titolo ad Ancona di porta d’oriente, sulla via della pace>.
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