Il Nunzio Apostolico in Italia ha imposto il Pallio all'Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo

Il 13 settembre è stata una giornata memorabile per la Arcidiocesi di Ancona Osimo, che ha accolto il Nunzio Apostolico in Italia, in occasione dell’imposizione del Pallio all’Arcivescovo Metropolita Angelo Spina.
Alle ore 18, dalla sacrestia della Cattedrale di S. Ciriaco, si è snodata la processione d’ingresso con i sacerdoti, i religiosi, gli arcivescovi e i vescovi. Nella cattedrale tanti i fedeli e le autorità. Il Nunzio Apostolico Mons. Emil Paul Tscherrig ha iniziato la celebrazione eucaristica a cui è seguito il rito dell’imposizione del Pallio. L’arcivescovo Angelo Spina si è inginocchiato davanti al Nunzio e ha fatto la professione di fede, il Nunzio ha continuato con la preghiera e imposto il pallio sulle spalle dell’Arcivescovo, è seguito l’abbraccio di pace e un forte applauso dei fedeli. Alla celebrazione erano presenti: il Cardinale Edoardo Menichelli, il presidente della Conferenza Episcopale delle Marche, Mons. Piero Coccia, Mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano Matelica, Mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito, il vescovo di Jesi Mons. Gerardo Rocconi , Mons. Francesco Manenti vescovo di Senigallia, Mons. Giuseppe Orlandoni, vescovo emerito, Mons. Fabio Dal Cin prelato di Loreto, Mons. Armando Trasarti vescovo di Fano.
Nell’omelia il Nunzio ha detto: “Vi saluto cordialmente anche a nome del santo Padre Francesco, che ho l’onore di rappresentare in questa nobile Nazione e che mi ha incaricato di imporre, durante questa solenne Eucaristia, il Pallio al Vostro nuovo Arcivescovo. Il Santo Padre è spiritualmente presente tra di noi ed impartisce a tutta la Chiesa metropolitana la Sua Benedizione Apostolica, quale pegno di vicinanza e di paterna sollecitudine. Egli non manca mai di chiedere la nostra preghiera, non c’è scritto o saluto dove non ripete: pregate per me! E noi quest’oggi Lo ricordiamo al Signore con cuore sincero e fede zelante, perché l’Onnipotente Lo custodisca nel Suo santo servizio alla Chiesa di Dio diffusa in tutto il mondo. Il Vostro Arcivescovo Mons. Angelo ha ricevuto il 29 giugno scorso, nella festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il Pallio dalle mani del Santo Padre Francesco. Mi congratulo con Mons. Angelo per questo privilegio che ci offre l’opportunità d’interrogarci sul significato del Pallio…Questa è, pertanto, anche un’opportunità per ricordare la missione dell’Arcivescovo Metropolita, che presiede una provincia ecclesiastica, in questo caso quella di Ancona-Osimo, la quale è composta da varie Diocesi dette “suffraganee”. E come già sapete le Diocesi suffraganee di Ancona-Osimo sono Fabriano-Matelica, Jesi, Senigallia e la Prelatura Territoriale di Loreto, i cui Vescovi ci onorano oggi con la loro presenza. Con questo solenne gesto il Santo Padre desidera esaltare il vincolo di intima comunione che esiste tra il Papa, Successore di Pietro, ed i Vescovi, successori degli Apostoli, nonché di quest’ultimi con il clero, i religiosi, le consacrate e l’intera comunità dei fedeli. Allo stesso tempo il Vescovo che riceve il Pallio è chiamato a porre il Popolo di Dio sulle sue spalle come Cristo e diventare servitore di tutti. Inoltre, dal pastore di una Chiesa metropolitana ci si aspetta che sia il primo missionario della regione pastorale ed il fratello maggiore che, secondo le stesse parole del Papa, prende l’iniziativa, coinvolge, accompagna e promuove la conversione missionaria (cfr EG, 24,30) “seguendo l’ideale delle prime comunità cristiane, nelle quali i credenti avevano un cuore solo e un’anima sola (At 4,32)” [EG 31]. Non bisogna dimenticare, però, che Cristo ha affidato il compito della missione non soltanto agli Apostoli ed ai loro successori, ma a tutti i battezzati….Caro fratello Angelo, come Vescovo e Pastore lei porta la croce sul petto perché rappresenta Cristo crocifisso nella sua Diocesi. E’ in Suo nome che guida e governa questa porzione del Popolo di Dio. La prego di voler essere sempre uomo di speranza e colmo di quella gioia che viene dal Vangelo annunciato e vissuto. Le auguro che il suo ministero episcopale sia continuo invito ai fedeli ed agli uomini e donne di buona volontà perché possano alzare con fiducia gli occhi verso il Crocifisso che libera e salva e che ha parole di vita eterna. Chiedo al Signore che la sua missione pastorale sia luce e speranza per coloro che si sono smarriti o richiusi in se stessi, per quelli che sono caduti e hanno bisogno di consolazione, per quelli che sono provati dal dolore, dalla malattia, dalla solitudine e dall’abbandono. Così Vostra eccellenza sarà veramente la voce di Cristo che in mezzo al popolo continua a invitare: “Prendete il mio giogo su di voi e imparate da me, che sono mite ed umile di cuore, e troverete riposto per le vostre anime” (Mt 11,28-29). Che Maria Santissima, la Madre dolorosa che è stata sotto la croce del Figlio, La accompagni con la sua benedizione e la sua materna protezione. Amen”.
Al termine della celebrazione l’Arcivescovo Angelo ha detto: “Cari fratelli e sorelle, in questa celebrazione Eucaristica, durante la quale mi è stato imposto il pallio, abbiamo potuto gustare quanto è buono il Signore che ci tiene tutti uniti nel Suo amore. Lo abbiamo ringraziato per i benefici ricevuti, quelli della creazione e della redenzione.
In questo momento rivolgo un sentito ringraziamento al santo Padre, papa Francesco per la vicinanza a questa chiesa locale di Ancona-Osimo per mezzo del Nunzio Apostolico in Italia monsignor Emil Paul Tscherrig, dalle cui mani ho ricevuto l’imposizione del pallio. Eccellenza, grazie di vero cuore.
Dica al santo Padre che gli vogliamo tanto bene, ancor più in questo momento in cui è chiamato a guidare la Chiesa tra onde agitate, è il bene degli arcivescovi e vescovi di questa regione ecclesiastica delle Marche, dei sacerdoti, dei religiosi, dei diaconi, delle religiose e di tutto il popolo di Dio. Dica al Santo Padre che ogni giorno preghiamo per lui, per il suo alto ministero di pastore della Chiesa universale, perché ci confermi nella fede e ci tenga uniti nella carità.
Rivolgo un saluto e un particolare ringraziamento al nostro cardinale Edoardo Menichelli, al Presidente della CEM monsignor Piero Coccia a tutti gli Arcivescovi e Vescovi presenti,….. ai presbiteri e ai religiosi, al Prefetto di Ancona, al Sindaco, a tutte le autorità civili e militari, a tutti voi, così numerosi.
A voi, fratelli e sorelle, chiedo di pregare per me. Statemi vicino. Il vostro consiglio e il vostro affetto sono per me indispensabili per essere al vostro servizio e per essere collaboratore della vostra gioia, nel cammino verso la comunione ecclesiale, sull’esempio di Gesù, Buon Pastore, che ha preso sulle spalle la pecorella smarrita per riportarla nell’ovile.
La Madonna, Regina di Tutti i Santi, i nostri santi Patroni S. Ciriaco e S. Leopardo ci guidino ogni giorno sulla via della santità seguendo Gesù, Via, Verità e Vita. Grazie di cuore a tutti”.
I fedeli hanno voluto esprimere la loro gioia con una forte acclamazione, per il bel momento di preghiera vissuto in comunione con il Papa, i Vescovi i presbiteri e i fedeli.
Dopo la celebrazione il Nunzio si è fermato all’agape con i Vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i diaconi e i seminaristi.
Il giorno 14 il Nunzio, accompagnato dall’Arcivescovo Angelo, ha visitato il Porto, visto la Fincantieri, la chiesa di S. Maria della Piazza, il Museo diocesano di Ancona, la mensa Caritas e la Casa di accoglienza Caritas, la comunità dei malati di AIDS “Il Focolare”, ha potuto gustare anche le bellezza naturalistiche del Monte Comero e di Portonovo.