Presentato il libro “Itinerari francescani nelle Marche, terra dei Fioretti”

San Francesco di Assisi, ottocento anni fa partì dal porto di Ancona per recarsi in Oriente. In occasione di questa ricorrenza è stato realizzato e presentato alla Loggia dei Mercanti, giovedì 24 ottobre, il libro “Itinerari francescani nelle Marche, terra dei Fioretti” (Edizioni NonSoloVideo), scritto dal Ministro provinciale dei frati minori delle Marche padre Ferdinando Campana, e pubblicato grazie al contributo della Camera di Commercio delle Marche, della Regione Marche e dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo.

San Francesco ha attraversato in lungo e in largo le Marche, lasciando segni indelebili, e padre Ferdinando Campana con una ricerca scrupolosa racconta nel volume gli itinerari del santo nella regione, terra dove sono stati scritti i Fioretti. «Si tratta di un’opera miliare – ha detto mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo – in quanto prende il lettore per mano e lo porta a camminare nei luoghi dove Francesco è passato e dove il francescanesimo ne ha ricalcato le orme. San Francesco è nato ad Assisi ma dopo l’Umbria, le Marche sono la regione più francescana. Qui Francesco è stato tante volte e ha attraversato tutta la regione. Padre Campana ha fatto una ricerca scrupolosa e con la documentazione storica dei luoghi, ha delineato nel libro gli itinerari di Francesco nelle Marche. In futuro, probabilmente, i luoghi francescani saranno ancor più valorizzati attraverso la costruzione di percorsi e cammini. Su questo la Regione sta lavorando». Ricordando il viaggio del santo in Terra Santa e l’incontro con il sultano a Damietta, l’arcivescovo ha sottolineato che «Francesco si è imbarcato in un momento in cui c’era la guerra, ma lui è partito senza spade e a mani nude. Con il sultano ha vissuto un incontro e non un scontro, nonostante i due avessero idee e religioni diverse. Questo viaggio ha prodotto un cambiamento in Francesco e quando tornò disse ai frati che dovevano predicare il Vangelo nel mondo, senza liti e senza contese, in modo che tutti potessero vedere che si amavano tra loro. Questo è il Vangelo. Oggi viviamo in un tempo in cui si sta perdendo di vista la fraternità. Non bisogna vedere l’altro come un estraneo, perché l’incontro delle diversità ci fa vedere il volto bello dell’umanità».

«Il libro ha una storia lunga – ha spiegato padre Ferdinando Campana – per tanti anni mi sono dedicato allo studio dei luoghi francescani marchigiani e ho guidato molti gruppi venuti da tutta Europa alla scoperta di questi luoghi. Ho pensato ai sei viaggi che Francesco ha fatto nelle Marche e sono nati questi itinerari, descritti nel libro che ha visto la luce nella ricorrenza degli 800 anni dalla partenza del santo da Ancona. Il francescanesimo ha invaso questa regione, l’ha plasmata. Non c’è città grande o piccola che non abbia avuto, nel corso dei secoli,   qualche chiesa o convento, monastero o eremo, qualche Monte di Pietà o compagnia e fraternità». Il francescanesimo ha segnato questa terra per 800 anni e lo spirito del santo è ancora vivo nella regione. «San Francesco è nato ad Assisi – ha spiegato la professoressa Francesca Bartolacci dell’Università di Macerata – ma la proliferazione dei conventi e dei monasteri francescani è un fenomeno tipicamente marchigiano, dovuto certamente alla grande devozione dei marchigiani ma anche al fatto che le Marche sono caratterizzate da un policentrismo. Ogni piccola città, infatti, ospita conventi e monasteri francescani».

«Il passaggio di san Francesco ha lasciato un segno indelebile nelle Marche – ha sottolineato il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo – e sono contento di queste celebrazioni   per gli 800 anni. Sin dall’inizio ho condiviso l’iter con l’arcivescovo   e la Regione ha contributo alla pubblicazione di questo libro. L’opera di san Francesco è nota a tutti, è un simbolo di incontro tra culture e religioni diverse, di accoglienza e solidarietà e credo che quest’opera avrà il successo che merita. Il prossimo anno le Marche saranno la regione che offrirà l’olio per la lampada votiva che arde sulla tomba di san Francesco ad Assisi. Sarà un grande onore e il coronamento di questo percorso iniziato quest’anno con le celebrazioni per gli 800 anni». «Questo anniversario – ha detto il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini – ci dà modo di valorizzare quel modello di accoglienza legata alla spiritualità che rappresenta l’aspetto più evocativo del binomio turismo-cultura che, pur nel rispetto dei temi e dei valori ad esso sottesi, costituisce anche un fondamentale motore di sviluppo economico e imprenditoriale. Credo che, nei prossimi anni sviluppando al meglio il turismo religioso, potremo inserire nuovi percorsi e cammini per far conoscere ancora di più la nostra meravigliosa terra».

L’opera è anche arricchita da numerose foto del fotografo Paolo Zitti e, in fondo al libro, c’è un Qr code: inquadrando il codice a barre con la fotocamera di uno smartphone o di un tablet, l’immagine sarà decifrata e comparirà il video del docufilm “San Francesco pellegrino di pace nelle Marche”, realizzato da Nonsolovideo srl, sempre in occasione dell’ottavo centenario della partenza del santo da Ancona.

Fotogallery