MONS. CASTELLUCCI: UNO STILE SINODALE E’ FARSI INSIEME LE DOMANDE

Mons. Castellucci

Il passaggio ad una Chiesa sinodale, cioè una Chiesa che insieme cammina e insieme guarda alla realtà è stato il tema dell’incontro dei preti e dei diaconi della Metropolia di Ancona (le diocesi di Jesi, Senigallia, Loreto e Ancona; ancora assente Fabriano), proposto dal vescovo di Modena, mons. Erio Castellucci. Una Chiesa che è “popolo”, secondo le espressioni di papa Francesco nei capitoli più operativi di Evangelii gaudium. Una Chiesa – ha detto mons. Castellucci – che ha ormai abbandonato il modello piramidale, che considerava i laici solo come cinghia di trasmissione delle decisioni dei pastori; una Chiesa nella quale il punto di partenza è farsi insieme (“sinodalmente”) le domande sulla realtà, piuttosto che dettare le risposte.
Più della metà del tempo dell’incontro il relatore lo ha lasciato alle osservazioni e alle risonanze dei preti e dei diaconi presenti, nonché degli stessi vescovi. Nel dibattito è emersa – nel clima attuale di frammentazione e disillusione – la fatica del coinvolgimento, soprattutto negli organismi di partecipazione come i consigli pastorali; la necessità di superare (da parte del clero) una mentalità accentratrice, oppure (da parte dei laici) una mera mentalità sindacale o all’opposto servile, in favore di uno sguardo “largo” che sappia far posto al desiderio di missione e sappia comprendere o coinvolgere anche coloro che non possono assumersi incarichi diretti nela Chiesa, ma pure ne condividono la missione o la stima.
Al termine il nostro arcivescovo Angelo, nel manifestare la soddisfazione per l’ncontro, ha ricordato che il prossimo appuntamento per i preti della metropolia sono gli esercizi spirituali dall’1 al 5 giugno 2020.

Relazione di Mons. Erio Castellucci – Le buone pratiche della sinodalità

 

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