Domenica 21 giugno: video e omelia della Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo

Domenica 21 giugno, XII Domenica del Tempo Ordinario, l’Arcivescovo Angelo Spina ha presieduto la Santa Messa alle ore 10.30 nella Cattedrale di San Ciriaco. La celebrazione è stata trasmessa in diretta su èTV Marche – Canale 12 (realizzazione tecnica a cura di Nonsolovideo Srl). Durante l’omelia l’Arcivescovo ha spiegato che «la prima lettura presa dal libro di Geremia ci presenta questo profeta che parla a nome di Dio, ma non viene ascoltato, anzi ha molti avversari e nemici che non aspettano altro che la sua caduta e rovina. Ma in queste avversità il profeta rimane fedele alla sua vocazione, non tradisce nonostante le incomprensioni, le solitudini e le contrarietà. Alcune sue parole però ci sconcertano in quanto  dice: «Possa io vedere la tua vendetta su di loro». È sicuramente la voce di una persona che ha il cuore ferito.

Di fronte ai pericoli  però, nonostante queste parole, il profeta compie un bellissimo atto di fede nella potenza e nell’amore di Dio, che lo ha scelto per essere suo portavoce. Ecco perché dice: «Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere». In fondo decide di non farsi giustizia da solo con le proprie mani, ma mette tutto nelle mani e nel cuore di Dio. È un grande insegnamento per tutti noi quando riceviamo ingiustizie. Vorremmo farci giustizia da soli, vendicarci, farci valere con la forza. Questa lettura ci fa capire che è necessario affidare tutto a Dio, la nostra difesa, e saprà lui cosa fare.

Nel Vangelo di Matteo risuonano forti le parole di Gesù: “Non abbiate paura”, che lui rivolge a coloro che ha chiamato e inviato per la missione. I chiamati e gli inviati troveranno difficoltà, inizieranno percorsi nuovi, avranno bisogno di aiuto e di sostegno, ma saranno sempre accompagnati, illuminati e fortificati dallo Spirito, anche nelle persecuzioni. Potremmo chiederci: esistono oggi le persecuzioni? Noi cristiani ci sentiamo perseguitati? Stando ai risultati di una inchiesta, oltre duecentocinquantamilioni di cristiani rischiano la vita ogni giorno per la loro fede.

Il cristianesimo nasce da un martirio, quello di Cristo appeso alla croce. Se hanno perseguitato lui perseguiteranno anche i suoi discepoli, questo lui lo aveva detto. Ma ciò che è straordinario è che, chi uccide e sopprime le voci dei testimoni si illude di togliere una vita, di far tacere una voce, ma per chi viene ucciso è una morte offerta. Non soppressione, ma dono. Si fa tacere una voce, ma si fa nascere un coro. Oggi, nella normalità della nostra realtà quotidiana, da noi non esiste la persecuzione fisica, ma di sicuro esiste una persecuzione ideologica, pratica. Papa Francesco ha detto: «Oggi nel mondo, in Europa sono tanti i cristiani perseguitati e danno la vita per la loro fede. Sono perseguitati anche con i guanti bianchi, lasciati da parte, emarginati».

Gesù ci mette in guardia da un pericolo subdolo e preoccupante perché aggiunge: «Abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo». C’è qualcuno che può comprare la nostra anima, per la carriera, per i soldi, per la fama. C’è chi può addormentare la nostra anima e la nostra coscienza con la pubblicità, con la promessa di una falsa felicità, con i paradisi artificiali. Viviamo in modo di avere un’anima sveglia, genuina, intelligente, pura, autentica, libera e cosciente, perché il corpo ha i suoi magazzini, ma l’anima ha i suoi tesori. Oggi tocca a noi condurla alla vera sorgente, a Cristo, Signore della vita, vera fonte che disseta.

Gesù dicendo «Non abbiate paura» mette in guardia dalla nemica della fede che è la paura. “Non abbiate paura, voi valete più di molti passeri”, voi siete nelle mani di Dio come in un nido. Voi valete: che bello questo verbo! Davanti a Dio, ognuno di noi può dire “io valgo”. Valgo più di molti passeri. Non temere, tu vali di più. Anche se la tua vita fosse leggera come quella di un passero, fragile come un capello, tu vali. Perché vivi, sorridi, ami. Non perché produci o hai successo, ma perché esisti, amato da Dio nella gratuità, come i passeri, amato nella fragilità come i capelli. Non abbiate paura ci dice Gesù, perché niente accade fuori di Dio, perché là dove tu credi di finire, proprio là inizia il Signore a darti vita. Amen».

Pubblichiamo di seguito l’omelia dell’Arcivescovo e il video della Messa.

Omelia XII Domenica del Tempo Ordinario – Diretta su èTV Marche – Cattedrale di San Ciriaco – 21 giugno 2020

 

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