Festa del mare all’insegna della speranza: processione delle barche e benedizione dell’Arcivescovo

Con un applauso caloroso alla Madonna “Stella Maris” è iniziata oggi pomeriggio al porto di Ancona la tradizionale festa del mare. L’appuntamento che, ogni prima domenica di settembre rinnova il legame della città con il mare e il porto, quest’anno è stato particolarmente sentito e partecipato. Dopo le ultime edizioni della festa, vissute in forma ridotta a causa del covid, oggi centinaia di persone e decine di imbarcazioni hanno raggiunto il porto per partecipare alla processione in mare e invocare la Madonna, madre della speranza. Un “mare di speranza” è stato infatti il tema scelto per la riflessione della processione, a cui hanno partecipato Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo, e le autorità civili e militari, tra cui il prefetto Darco Pellos, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale Vincenzo Garofalo, il Capitano di Vascello Donato De Carolis, direttore marittimo delle Marche e comandante della Capitaneria di porto di Ancona, l’assessore al Porto del Comune di Ancona Ida Simonella, il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri, il presidente dell’associazione Stella Maris Mattia Pignataro che ogni anno organizza la processione in mare.

Alle 17.30 Mons. Angelo Spina è entrato nella cappellina del porto e ha preso la statua della Madonna “Stella Maris” che è stata portata in processione fino al rimorchiatore Elisabetta. A bordo il cappellano del porto don Dino Cecconi ha animato un momento di preghiera sul tema della speranza e l’Arcivescovo Angelo Spina ha ringraziato il Signore per il dono del mare che «oggi grida perché lo stiamo inquinando. Le acque protestano e dobbiamo quindi prendercene cura. La responsabilità è di coloro che hanno in mano le redini della politica e dell’economia, ma anche di ciascuno di noi. Dio ci ha donato questo mare come bellezza da custodire, ma anche come ricchezza. Il pensiero va quindi a tutti i pescatori e a tutti coloro che lavorano sul mare e vivono del mare con tante attività, non esclusa quella sportiva». L’Arcivescovo ha anche ricordato tutti coloro che purtroppo hanno perso la vita in mare. Per loro, il lancio della corona d’alloro nel bacino dello scalo, accompagnato dal suono delle sirene delle tante imbarcazioni presenti.

Mons. Angelo Spina ha anche benedetto i presenti e le barche con la statua della Madonna e ha invitato tutti ad invocare Maria, la stella del mare che «nel buio della notte ci indica la direzione. Quando le acque della vita sono agitate, ricorriamo a lei che è la speranza per tutti noi. La Stella del mare protegga questa città e ci doni l’umiltà per un’ecologia ambientale e per un’ecologia umana». L’Arcivescovo ha anche affidato alla Madonna «il mondo intero che invoca pace. Quella pace che da qui è partita con i piedi nudi di san Francesco di Assisi nel 1219». Anche il prefetto Darco Pellos, l’assessore Ida Simonella, il presidente dell’Adsp Vincenzo Garofalo e il Capitano di Vascello Donato De Carolis hanno ricordato tutti coloro che vivono e lavorano sul mare e coloro che vi hanno purtroppo perso la vita. Le autorità hanno anche ricordato l’importanza della speranza, in particolare in questo tempo segnato ancora dal covid e dalla guerra. Anche don Dino Cecconi ha sottolineato che «c’è tanto bisogno di speranza. Penso a questi anni segnati dal covid, a chi emigra, a chi cerca un lavoro, a tutti coloro che vivono difficoltà. Tutti abbiamo bisogno di speranza». Dopo la processione in mare, la festa è continuata sulla scalinata del Teatro delle Muse con il concerto della Fisorchestra Marchigiana, a cui ha partecipato anche l’Arcivescovo, e con una serata ricca di eventi culminata alle 23 al porto antico con il ritorno dell’attesissimo e tradizionale spettacolo pirotecnico.

Fotogallery