Visita pastorale nella parrocchia del Rosario: incontro con gli operatori del doposcuola e dell’oratorio

«Siate accoglienti, accompagnate i giovani senza pregiudizi, parlando il linguaggio della carità che capiscono tutti, anche i non credenti e coloro che appartengono ad altre religioni». Questo l’invito di Mons. Angelo Spina agli operatori del doposcuola e dell’oratorio della parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario, incontrati durante la sua visita pastorale nella chiesa di Falconara. Come ha spiegato il parroco don Giovanni Varagona e gli operatori, il 20% degli abitanti del territorio della parrocchia è di origine straniera e molti ragazzi che frequentano il doposcuola e l’oratorio sono stranieri e non parlano ancora bene la lingua italiana. Gli operatori hanno così raccontato all’Arcivescovo che «aiutano i bambini a fare i compiti» e alcune difficoltà, «legate al calo demografico, alla denatalità, allo spostamento della scuola in un’altra zona che hanno causato una diminuzione del numero dei ragazzi». Un altro problema è che gli stranieri «non conoscono bene la lingua italiana», ma i volontari del doposcuola e dell’oratorio mettono tutto il loro impegno per aiutarli e coinvolgerli, anche con giochi e altre attività.

«Vi ringrazio perché, nonostante le difficoltà, vi prendete cura dei giovani – ha commentato Mons. Angelo Spina – è importante che qui trovino un luogo dove crescere insieme. La Chiesa abbraccia e accoglie tutti. Bisogna aiutarli a vivere la loro identità culturale di provenienza, inserendoli anche nelle nostre comunità. Anche a loro deve essere rivolto il primo annuncio del Vangelo». Mons. Angelo Spina ha anche visitato l’oratorio multietnico, aperto a tutti, italiani e stranieri, di qualsiasi confessione religiosa. Ha conosciuto e parlato con i ragazzi che lo frequentano e con il responsabile Emanuele. L’Arcivescovo ha quindi ringraziato gli operatori per tutto ciò che fanno per i giovani e per la comunità: «Quello che fate è encomiabile, grazie perché accogliete e accompagnate i bambini e i ragazzi». L’Arcivescovo ha poi celebrato la santa messa nella parrocchia e ha continuato la catechesi sul Credo Apostolico, mentre dopocena ha incontrato la Fraternità Riconciliazione e Pace.

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