Natale ad Ancona, Mons. Angelo Spina: «La pace è possibile, costruiamola insieme»

«La pace è possibile, costruiamola insieme. Come fece San Francesco, ognuno di noi si impegni per favorire la pace, l’incontro e il dialogo». Questo il messaggio lanciato da Mons. Angelo Spina sul palco di piazza Roma, in occasione dell’accensione degli alberi di Natale e delle luminarie ad Ancona. Sabato 2 dicembre, l’Arcivescovo e il sindaco Daniele Silvetti hanno presentato alla cittadinanza la lampada della pace, accesa ad Assisi sulla tomba del santo. La lampada, realizzata artigianalmente dagli ospiti della casa-alloggio “Il Focolare” che accoglie persone con l’Aids, è stata benedetta da Papa Francesco e ieri è stata consegnata da padre Alvaro Rosatelli, presidente del Comitato per le Celebrazioni per San Francesco, all’armatore Alberto Rossi, presidente della Frittelli Maritime. La lampada partirà infatti dal porto di Ancona, dal quale nel 1219 partì Francesco di Assisi alla volta della Terra Santa, e verrà imbarcata su una nave mercantile che periodicamente collega Ancona con il porto israeliano di Haifa. Lì verrà consegnata ad alcuni francescani che la porteranno a Betlemme.

Ripetendo il ritornello della canzone intonata dai bambini del coro Orlandini, “Pace è una parola che ci piace”, Mons. Angelo Spina ha sottolineato che «la pace è possibile e oggi la dobbiamo costruire insieme. Nel 1219 san Francesco si imbarcò dal porto di Ancona per raggiungere l’Oriente, dove incontrò il sultano Al Malik Al Kamil. Partì come pellegrino di pace senza spade e armi, con mani e piedi nudi. Anche nella Regola, il santo scrisse che i frati devono predicare senza liti e contese. San Francesco ci invita ad essere strumenti della pace, come recita la sua preghiera: Signore, fa di me uno strumento della tua pace. Le luci che oggi vengono accese non siano solo estetiche, nei nostri cuori ci sia la luce di Cristo».

«Intendiamo lanciare un messaggio di unione e coesione alla città e a tutto il mondo – ha detto il sindaco di Ancona Daniele Silvetti – oggi accendiamo la luce della pace e della solidarietà tra i popoli e credo che Ancona possa dare il suo contributo. Quest’anno ricorrono gli 800 anni dalla realizzazione del primo presepe vivente che San Francesco creò a Greccio e abbiamo allestito un grande presepe sotto l’albero di piazza Roma». Sul palco sono state anche proiettate alcune immagini del viaggio che il Comitato per le Celebrazioni per San Francesco ha fatto lunedì 27 novembre a Greccio e ad Assisi ed è stato ascoltato il messaggio di padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, il quale ha invitato i cittadini di Ancona e dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo a pregare per la pace. «San Francesco ci ricorda che la pace prima di averla sulle labbra bisogna averla nel cuore – ha detto – cercate quindi di avere sempre un cuore pacificato, riconciliato, aperto al perdono, alla compassione e alla misericordia. La luce che voi avete acceso attingendola alla luce che arde sulla tomba di San Francesco ad Assisi, orienti il vostro cammino e possa davvero brillare prima di tutto dentro di voi. Vi chiedo una preghiera speciale per pace in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente».

Sul palco di piazza Roma è stata poi consegnata ad alcuni figuranti del presepe vivente di Pietralacroce una mangiatoia che il Comitato per le Celebrazioni per San Francesco ha ricevuto a Greccio. La mangiatoia sarà al centro del presepe vivente che sarà allestito presso il porto antico del capoluogo dorico il 26 e il 30 dicembre.

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