Veglia di Pentecoste

Portiamo la luce del Signore nel mondo

“Lo Spirito Santo è la luce che illumina la stanza della nostra esistenza” un’immagine chiara, lucida, luminosa quella con cui monsignor Angelo Spina spiega la figura dello Spirito Santo.

Siamo nella cattedrale di San Ciriaco. Appuntamento alle 21 per la Veglia di Pentecoste di sabato scorso.

Un momento semplice per tutta la Diocesi per invocare lo Spirito Santo e pregarLo. Un momento di famiglia in cui qualcuno ha aperto il proprio cuore e donato la propria esperienza di vita. Un momento sacro tra riflessione, preghiera, canti e testimonianza.

Non si nascondo situazioni difficili per via di una malattia che lascia col fiato sospeso, o l’arrivo in un nuovo paese e la fatica dell’integrazione, nemmeno le sfide dei più giovani tra interrogativi sul senso e non senso di una vita cristiana.

“Grazie per le vostre testimonianze – dice il Vescovo dell’Arcidiocesi di Ancona – Osimo. Esperienze, quelle che abbiamo sentito, che evidenziano due caratteristiche: l’umiltà e la preghiera. L’umiltà con cui ci rivolgiamo al Signore e la preghiera con cui chiediamo il suo aiuto”. E infatti gli effetti della preghiera sono proprio quei doni che lo Spirito Santo riversa con abbondanza: fortezza, consiglio, sapienza.

Un momento di luce quello vissuto sabato scorso: al termine della celebrazione ognuno dei partecipanti ha ricevuto una candela. In pochi attimi una processione di candele acese tutte dirette fuori dalla cattedrale, tutti pronti a portare la Luce, il Fuoco dello Spirito Santo nel mondo: tra i propri amici, nella propria famiglia, nell’ambiente di lavoro.

Che lo Spirito Santo doni a ciascuno ardore e audacia: l’ardore dell’amore che arde in ciascuno e che si dona senza misura agli altri e l’audacia di portare il messaggio evangelico a tutti con coraggio e senza timore.

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