“Incontri di carta”: scene di vita quotidiana nella diocesi di Osimo, nel 1500/1600

Venerdì 17 gennaio, presso la sala conferenze del museo diocesano di Osimo, si è svolto il terzo appuntamento della rassegna “Incontri di carta“, con Diego Padrini e Lucia Dubbini, ricercatori di storia moderna, che hanno parlato di alcuni aspetti della vita quotidiana nella diocesi di Osimo, nei secoli XVI e XVII. I due studiosi, attraverso l’analisi della documentazione prodotta dal tribunale ecclesiastico osimano (oggi conservata nell’archivio diocesano di Osimo), hanno restituito un quadro molto vivido dell’epoca: non solo reati, ma anche modi di dire, soprannomi emergono dalle carte, così come il ruolo dei laici – sia uomini che donne – e degli ecclesiastici all’interno della società seicentesca.

Grande rilievo all’interno dei documenti hanno i giochi (sia quelli di carte, ma anche quelli più “fisici” come la ruzzola e il gioco del pallone), in quanto rivestivano uno dei momenti più importanti di socializzazione, ma anche di controllo da parte dell’autorità ecclesiastica (spesso i giochi sfociavano in risse tra le varie parti), così come tutto quell’insieme di credenze e usanze che permeavano la vita di allora e che oggi chiameremmo “superstizioni”. Esemplare il processo ad un commerciante ferrarese, che ad Osimo aveva avuto un gran successo di pubblico, con ovviamente un buon riscontro economico, vendendo un anellino di pietre come rimedio per diversi mali: l’anello, cosa più unica che rara, si conserva ancora tra le carte del procedimento.

 

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