2016/05/26: PROCESSIONE CORPUS DOMINI Benedizione Eucaristica

Arcivescovo Edoardo Menichelli

Arcivescovo Edoardo Menichelli


Preghiera di S. Em. Cardinale Arcivescovo Edoardo Menichelli
Largo SS. Cosma e Damiano – ANCONA
PROCESSIONE CORPUS DOMINI – Benedizione Eucaristica
Ti chiedo Signore Gesù di guardarci, di guardare la nostra vita, le nostre sofferenze, le nostre povertà, i nostri propositi che durano poco, ti chiedo di guardare la nostra storia personale,soprattutto di guardare le nostre coscienze, tu le conosci meglio di ognuno di noi, tu sai cosa c’è dentro il mistero che ci portiamo addosso.
Guardaci come guardavi allora le folle quando camminavi per le strade della Palestina, quando incontravi le sofferenze, guarivi i malati quando correggevi i cuori duri, quando insegnavi la misericordia, il perdono e quando consegnavi la verità che salva.
Guardaci o Signore! E guardandoci abbia la bontà di perdonarci in questo caso una richiesta di perdono la faccio per me stesso,per i miei sacerdoti, i diaconi, tutti coloro che all’interno della vita della Chiesa hanno un compito, svolgono un ministero, per tutti noi che siamo stati redenti dal Battesimo, il primo gesto della Tua Misericordia.
Perdonaci per essere così incostanti, per non essere capaci di liberare la nostra vita e di strutturarla, viverla, celebrarla alla luce della tua parola.
Non c’è nessuna persona al mondo, lo sai meglio di me o Signore, che non capisca la parola amare, tutti vogliono amare, tutti vogliono essere amati, ma poi questa parola ben conosciuta, desiderata, spesso si inceppa, quasi scompare dentro i nostri egoismi che hanno percorsi diversi; egoismi sociali, di categorie, egoismi di ingiustizie, all’interno del posto di lavoro, all’interno della vita famigliare là dove le persone che la abitano e che la costruiscono si sono dette “ti amo”, poi, non si comprende perché, sembra tutto finire.
Perdonaci o Signore, perdona la nostra infedeltà!
Dacci speranza!
Ti chiedo di nutrirci, abbiamo bisogno di nutrimento!
La nostra storia occidentale è una storia che sciupa e si lamenta molto; siamo tanto nutriti nel corpo e tu sai che non è male che tu ci hai dato la vita, ma quanto poco nutrimento diamo alla nostra persona, alla sua interezza, allora dacci il Tuo nutrimento che sei Tu!
Abbiamo bisogno di tre nutrimenti:
Il primo – Il Tuo cibo, il Tuo Corpo che è cibo, il Tuo sangue che è bevanda.
Vorrei che almeno noi, che crediamo in te, avessimo la consapevolezza di capire cosa vuol dire mangiare di Te! Dacci questa Sapienza! Dacci questa Sapienza! Dacci questo Cibo e fa che lo viviamo!
Il secondo – Dacci la Verità, la Tua Parola.
Mi piacerebbe che nelle nostre case  la Parola entrasse di più, oggi abbiamo tanti mezzi nei quali corre la Tua Parola, ma non si capisce perché questa Parola resta lì per ultimo; c’è più la parola della cronaca, dell’invidia, dei misfatti, questa è sempre la più raccontata, ma la Tua Parola, che è di speranza, spesso non si racconta, non si dice. Nutrici  con la Tua Parola!
Il terzo – Facci responsabili del dono da dare. Tu conosci la nostra storia, conosci le povertà del nostro tempo,Tu conosci anche i nostri egoismi cullati, qualche volta ingrassati e dentro questo c’è il rifiuto, un po’ di pianto, di commiserazione, qualche atto di solidarietà, ma come cultura siamo lontani dall’ “amatevi come io vi ho amato”.
Questo è un problema molto serio, caro Gesù, io non pretendo di cambiare il cuore degli altri se non cambio il mio, però Tu che guardi, che vedi, che conosci, manda l’ispirazione, i buoni intendimenti che solo Tu sai dare.
L’ultima preghiera che Ti faccio è per questa città.
Fa che non tradisca la sua storia, che divenga sempre più solidale e che esca da un dormiveglia dove tutto sembra possibile; lo sai quanti contrasti vivono qui tra noi, ne dico uno per tutti, caro Signore Gesù, lo dico come educazione per me e per questi fratelli redenti da Te: c’è un grande desiderio per curare la dignità della persona, ma contemporaneamente c’è anche un grande accanimento per distruggerla.
Benedici tutti coloro che abitano qui e che fanno la vita, la bellezza e la dignità di questa città.
Se posso chiederTi ancora un’ultima cosa: guarda con tenerezza le nuove generazioni che sono buone, ma che hanno nel cuore una strana voglia di allontanarsi da Te, forse lo fanno più a parole che altro, questo Ti affido, e per questo prego.
Grazie Signore Gesù!
†  Edoardo Arcivescovo
(Il testo della preghiera  è stato trascritto direttamente dalla registrazione, senza revisioni da parte dell’autore )