Centinaia di giovani hanno partecipato ieri sera alla Via Crucis sul Monte Conero con l’arcivescovo Angelo Spina. I ragazzi hanno camminato nel buio della notte e seguito il Crocifisso. Partiti da Metàmonte hanno raggiunto l’Abbazia di San Pietro al Conero e hanno meditato sei stazioni, grazie alle riflessioni preparate da Azione Cattolica, Scout, Fides Vita, Ufficio missionario della diocesi, seminaristi e movimento dei Focolari. «La via Crucis dei giovani è un’iniziativa che si ripete ormai da qualche anno – dice don Alessio Orazi, responsabile della pastorale giovanile – ed è sempre molto partecipata. È stata organizzata dall’equipe di pastorale giovanile e quest’anno abbiamo coinvolto alcuni gruppi, movimenti e realtà diocesane che hanno preparato le meditazioni per le sei stazioni».
«Carissimi giovani, vi ringrazio per questa numerosa presenza – ha detto l’arcivescovo Angelo Spina – e per le riflessioni della Via Crucis da voi scritte. Abbiamo camminato nel buio della notte dietro la Croce. C’è una certezza che riempie di speranza questa Via Crucis: Gesù l’ha percorsa con amore. In questo anno in cui la nostra Chiesa locale guarda a Francesco di Assisi, innamorato del Crocifisso, noi ci sentiamo interpellati a lasciarci amare dal suo sguardo misericordioso e ad aprire i nostri occhi su tanti nostri fratelli e sorelle che in tante situazioni continuano la loro Via Crucis. Mi piace qui riportare alcune parole di Papa Francesco pronunciate alla Via Crucis durante la scorsa Giornata Mondiale della Gioventù a Panama:
Padre, oggi la via crucis di tuo Figlio si prolunga:
nel grido soffocato dei bambini ai quali si impedisce di nascere e di tanti altri ai quali si nega il diritto di avere un’infanzia, una famiglia, un’educazione; nei bambini che non possono giocare, cantare, sognare…;
si prolunga nelle donne maltrattate, sfruttate e abbandonate, spogliate e ignorate nella loro dignità; e negli occhi tristi dei giovani che si vedono strappar via le loro speranze di futuro dalla mancanza di educazione e di un lavoro degno;
si prolunga nell’angoscia di giovani volti, nostri amici, che cadono nelle reti di gente senza scrupoli – tra di loro si trovano anche persone che dicono di servirti, Signore –, reti di sfruttamento, di criminalità e di abuso, che mangiano sulla vita dei giovani.
La via crucis di tuo Figlio si prolunga in tanti giovani e famiglie che, assorbite in una spirale di morte a causa della droga, dell’alcol, della prostituzione e della tratta, si trovano privati non solo del futuro ma del presente. E così come furono spartite le tue vesti, Signore, viene spartita e maltrattata la loro dignità.
La via crucis di tuo Figlio si prolunga nei giovani coi volti accigliati che hanno perso la capacità di sognare, di creare e inventare il domani e “vanno in pensione” con la pena della rassegnazione e del conformismo, una delle droghe più consumate nel nostro tempo.
Padre, la via crucis di tuo Figlio si prolunga nel grido di nostra madre terra, che è ferita nelle sue viscere dall’inquinamento dell’atmosfera, dalla sterilità dei suoi campi, dalla sporcizia delle sue acque, e che si vede calpestata dal disprezzo e dal consumo impazzito al di là di ogni ragione. Si prolunga in una società che ha perso la capacità di piangere e di commuoversi di fronte al dolore.
Sì, Padre, Gesù continua a camminare, a farsi carico e a soffrire in tutti questi volti mentre il mondo, indifferente, e in un comodo cinismo consuma il dramma della propria frivolezza.
E noi che cosa facciamo questa sera? Consoliamo e accompagniamo il Signore, indifeso e sofferente, nei più piccoli e abbandonati? Lo aiutiamo a portare il peso della croce, come il Cireneo, facendoci operatori di pace, creatori di alleanze, fermenti di fraternità?
Insegnaci, Signore, a stare ai piedi della croce, ai piedi delle croci; apri questa sera i nostri occhi, il nostro cuore; riscattaci dalla paralisi e dalla confusione, dalla paura e dalla disperazione. Padre, insegnaci a dire: sono qui insieme al tuo Figlio, insieme a Maria e insieme a tanti discepoli amati che desiderano accogliere il tuo Regno nel cuore. E dopo aver vissuto la Passione del Signore, insieme a Maria ai piedi della croce, andiamo con il cuore silenzioso e in pace, gioioso e con tanta voglia di seguire Gesù. Che Gesù vi accompagni e che la Vergine vi protegga».
- HOME
- ARCIDIOCESI
- ARCIVESCOVO
- CURIA
- APPUNTAMENTI
- ORARI S. MESSE
- ANNO FRANCESCANO