1° Maggio, festa dei lavoratori, con le A.C.L.I.

Come ogni anno le A.C.L.I. hanno celebrato la festa popolare del mondo del lavoro all’Aspio Terme di Camerano, presso il campo sportivo. Tante le persone intervenute. Hanno dato i saluti il sindaco di Camerano, il presidente regionale delle A.C.L.I., il parroco di Camerano. E’ seguita la cerimonia di premiazione della 20° edizione “Premio Bruno Regeni – Cultura per la solidarietà”, dato alla signora Angela.
E’ seguita la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Angelo. Nell’omelia ha detto: “Oggi celebriamo la Memoria di San Giuseppe lavoratore. La figura dell’umile lavoratore di Nazareth ci orienti sempre verso Cristo…Il lavoro che Dio ha affidato alle mani dell’uomo lo rende collaboratore nell’opera della creazione e nella custodia di quanto ha ricevuto…L’uomo senza il lavoro perde la dignità e senza la festa perde la libertà…Oggi simo vicini a tutte le lavoratrici e lavoratori, a quelli che vivono la precarietà del lavoro, specialmente ai giovani, i dati ci dicono che oltre il trenta per cento di loro non trova lavoro, a quanti hanno perso il lavoro o non riescono a trovarlo…Il Signore sostenga il sacrificio di coloro che operano il bene e creano nuove opportunità di lavoro…Ricordiamo in questa Messa anche i morti sul lavoro perché ci sia sempre più sicurezza…Concludendo ha esortato a chiedere a San Giuseppe la grazia di essere consci che soltanto nel lavoro abbiamo dignità. E ha suggerito l’atteggiamento da tenere nei confronti di quanti non hanno lavoro, come suggerito da Papa Francesco: non dire «chi non lavora, non mangia», ma «chi non lavora, ha perso la dignità!»; e quando ci si trova davanti a chi «non lavora perché non trova la possibilità di lavorare», dire: «la società ha spogliato questa persona di dignità!». Al termine della celebrazione è seguito il pranzo all’aperto e la festa è continuata nel pomeriggio fino a sera.