Inaugurato il cammino delle famiglie: 13 km dal Santuario di Campocavallo alla Santa Casa di Loreto

Nel cuore della spiritualità marchigiana è stato inaugurato il cammino delle famiglie, un percorso che unisce il Santuario della Beata Vergine Addolorata di Campocavallo al Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto. Lungo circa 13 km, si snoda nella campagna della bassa Valle del Fiume Musone, toccando i comuni di Osimo, Recanati e Loreto. Sabato primo aprile, alle ore 11, è stato presentato il progetto nel Santuario di Campocavallo, mentre alle ore 12 c’è stato il taglio del nastro e Mons. Angelo Spina ha benedetto a Campocavallo la nuova edicola votiva, dedicata alla Sacra Famiglia.

Il Cammino delle Famiglie è stato promosso dal Santuario di Campocavallo, dall’Arcidiocesi di Ancona – Osimo e dalla Delegazione Pontificia di Loreto, grazie al sostegno finanziario della Regione Marche e all’impegno di Raimondo Orsetti. All’inaugurazione erano presenti l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Mons. Angelo Spina, l’Arcivescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, il Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, il Sindaco di Recanati Antonio Bravi, il Sindaco di Loreto Moreno Pieroni, il ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche fra Sergio Lorenzini.

L’idea del Cammino è nata all’indomani della visita di Papa Francesco a Loreto, avvenuta il 25 marzo 2019, e della firma in Santa Casa della lettera post-sinodale ai giovani “Christus vivit“, con la quale il Santo Padre ha indicato, ancora una volta, «Maria quale modello di ogni vocazione e l’ispiratrice di ogni pastorale vocazionale». E ha detto che «nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia assume un’importanza e una missione essenziali». Ha esortato, dunque, a «riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società».

Il percorso permette l’attività di trekking e di bike su strade esistenti sia poderali che comunali, apprezzando in questo modo il paesaggio ricco e variegato della zona. Lungo il cammino, che in alcuni tratti ricalca gli antichi tragitti che compivano per devozione i pellegrini provenienti dall’entroterra anconetano e maceratese diretti a Loreto, si trovano edicole sacre storiche dedicate alla Madonna, testimonianza della tradizione di fede di questi luoghi, e tre nuove edicole votive dedicate alla Sacra Famiglia, una nel comune di Osimo, una nel comune di Recanati e una nel comune di Loreto. Queste ultime, pensate per essere luoghi di sosta e meditazione, sono state progettate e realizzate utilizzando i riferimenti tipologici e i materiali della tradizione marchigiana e sono costituite da un tempietto in muratura con ai lati sedute continue in forma di semicerchio a simboleggiare l’abbraccio. Le nuove edicole conservano immagini di episodi significativi della vita della Sacra Famiglia: “La presentazione di Gesù al tempio”, “La fuga in Egitto” e “ Il ritrovamento di Gesù tra i dottori del tempio”, episodi interpretati dall’artista osimano Franco Fontanella.

Mons. Angelo Spina ha sottolineato che «oggi c’è bisogno di famiglie che camminano insieme, affinché mai si spenga il fuoco dell’amore e l’alleanza tra le generazioni, genitori e figli, nonni e nipoti. È importante camminare non solo fisicamente, ma anche interiormente. Un cammino spirituale è la ricerca del senso dell’esistenza: chi sono? Da dove vengo? Dove vado? La Madonna ci accompagna in questo cammino spirituale facendoci incontrare Gesù Cristo che è il Signore della vita». L’Arcivescovo ha anche proposto di ampliare il cammino, fino alla Cattedrale di San Ciriaco dove è custodito il dipinto dedicato a Maria, venerata come Regina di tutti i santi. Il cammino potrebbe quindi «partire da Loreto, luogo dell’annunciazione e dell’incarnazione (mistero della gioia), raggiungere il santuario di Campocavallo in cui si venera l’immagine della Beata Vergine Addolorata (mistero del dolore) e arrivare nel Duomo di Ancona (mistero della gloria)».

«Questo cammino delle famiglie ha qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri cammini – ha detto Mons. Fabio Dal Cin – perché richiama quella che è la vocazione innata di ogni persona: fare casa, fare famiglia». Si è quindi complimentato con chi ha avuto l’idea di «valorizzare un percorso storico e di offrire alle famiglie l’opportunità di rigenerarsi, camminando e pregando insieme, andando verso un luogo che è un simbolo forte per tutte le Marche: la Santa Casa. La gente oggi ha bisogno di simboli forti, di luoghi dove ci si ritrova, dove ci si sente a casa. Penso che questo percorso non sia solo delle famiglie o per le famiglie, ma sia per ogni persona che avverte la ricchezza e la preziosità di provenire da una famiglia. Tutti abbiamo nel cuore la nostra famiglia e siamo chiamati a fare famiglia, a costruire case. Anche essere preti e frati significa impegnarsi a fare casa, a fare famiglia, quindi nel panorama dei tanti cammini che ci sono nelle Marche, credo che questo abbia una vocazione nella quale tutti possano ritrovarsi».

Chi percorre il percorso, potrà anche portarsi a casa il Testimonium, un documento di antica tradizione che certifica l’avvenuto pellegrinaggio, ma soprattutto un prezioso ricordo dell’esperienza e delle emozioni vissute lungo il cammino. Sarà possibile ritirarlo e far apporre il timbro di partenza al Santuario di Campocavallo dai frati Francescani dell’Immacolata, sotto il loggiato sulla destra, mentre al Santuario di Loreto sarà apposto il timbro di arrivo all’Ufficio Accoglienza che si trova in Piazza della Madonna, sotto il loggiato.

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