“Il canto loda la bellezza”: cori riuniti per la festa di Santa Cecilia

In occasione della festa di Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti, sabato 18 novembre i cori della diocesi si sono riuniti nella Cattedrale di San Ciriaco per cantare e pregare insieme. “Il canto loda la bellezza” è stato il titolo scelto per l’evento, organizzato dall’Ufficio e dalla Consulta di Musica Sacra e dall’Ufficio Liturgia e Ministeri istituiti. Oltre alla Cappella Musicale di San Ciriaco, istituita dall’Arcivescovo, erano presenti i cori di alcune parrocchie di Ancona (San Giuseppe Moscati, Salesiani) e Falconara (San Giuseppe, Visitazione della Beata Vergine Maria, Santa Maria Goretti, Beata Vergine Maria del Rosario), la corale Cristo Re di Numana e l’Ensemble Vocale Essenza di Agugliano.

L’evento è iniziato con la Santa Messa presieduta da Mons. Angelo Spina, cantata a cori uniti. L’Arcivescovo ha sottolineato che «tutte le opere di Dio cantano la gloria di Dio. L’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, riconosce i benefici che Lui gli ha fatto, non solo i doni della natura ma anche i doni della salvezza, e quindi loda, benedice e canta. La liturgia deve essere partecipata, con cuore ardente e fede viva, e fruttuosa. I cori nelle parrocchie aiutano a far sì che tutta l’assemblea entri nella gioia e lodi il Signore. Sant’Agostino diceva che “chi canta prega due volte”». Commentando poi il Vangelo sulla parabola dei talenti, ha detto che «ci sono dei servi che mettono a frutto i doni che il Signore ha dato, mentre uno ha paura e nasconde il talento. Domandiamoci: per noi Dio è un padre che ci ama o ci fa paura? Dio ha donato a tutti dei doni naturali che vengono chiamati talenti, ad esempio quello della musica, ma anche dei doni spirituali. Cosa ne stiamo facendo? Li investiamo per il bene della comunità o li nascondiamo?».

Mons. Angelo Spina ha quindi parlato della storia di Santa Cecilia, «una martire che ha temuto e amato Dio, una donna di speranza che di fronte alla morte non ha visto la fine, ma l’inizio perché credeva in Cristo risorto. Una donna della carità perché prima di morire ha donato tutti i suoi beni alla comunità. Lei ha cantato veramente con tutta la sua vita la lode a Dio». Ha poi ringraziato Tullio Andreoli, maestro della Cappella Musicale di San Ciriaco, gli Uffici diocesani e i cori presenti, ricordando che «stiamo facendo un bel cammino sinodale. È bello cantare e suonare insieme, mettendo i doni a servizio della comunità. Vi incoraggio ad andare avanti e vi ringrazio. Cantate e suonate per la gloria di Dio, il Signore vi ricompenserà».

È seguita l’elevazione musicale, con la corale Cristo Re di Numana che ha eseguito “O sacrum convivium” di Luigi Molfino e “So che sei qui” di M.Thérèse Henderson. La corale è nata nel dicembre 2015 per volontà di alcuni componenti del precedente coro parrocchiale, presso la Parrocchia “Cristo Re” di Numana, in attività dal 2010. La direzione è affidata ad Alex Chellumbrun, studente del corso accademico di Didattica della Musica presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Giovane ma molto talentuoso, anche lui attivo fin da ragazzino in parrocchia accompagna il coro in un percorso formativo. La corale ha animato vari eventi, tra cui una celebrazione nella Basilica di Cascia e la messa nella Basilica Inferiore di Assisi per la solennità di San Francesco proprio nell’anno in cui erano le Marche a donare l’olio per la consacrazione.

L’Ensemble Vocale Essenza di Agugliano ha poi eseguito “Ave Regina” di Orlando Dipiazza e “Laudate Dominum” di Rihards Dubra. L’Ensemble è stato costituito nel 2018 come coro femminile proveniente dal Gruppo Corale di Agugliano, coro misto di circa 50 elementi nato nel 1982 su volontà dell’allora amministrazione comunale di Agugliano come corso di orientamento musicale. Il direttore dell’Ensemble Vocale Essenza fin dalla sua costituzione è il Maestro Paola Agostinoni. Il coro è composto oggi da circa 20 elementi e si è esibito in numerosi concerti e rassegne regionali e nazionali.

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